Stanziamenti per il terremoto su Kyushu

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GIAPPONE – Tokyo 20/04/2016. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe il 19 aprile ha ringraziato il mondo per la solidarietà alle vittime dei terremoti a Kumamoto.

Riporta l’agenzia Cna che Abe su Facebook ha ringraziato i leader mondo, compresa Taiwan, per i terremoti arrivati fino a magnitudo 7,3 che hanno colpito Kumamoto nel Kyushu, facendo 47 persone e ferendone più di 2.000.
Trentamila soldati giapponesi, vigili del fuoco e medici stanno lavorando e gli aerei degli Stati Uniti hanno consegnato cibo e rifornimenti ai residenti di Aso, ha postato Abe. Inoltre, il Giappone ha annunciato che prevede di approvare un bilancio suppletivo per far fronte agli effetti dei due terremoti. «Il governo dovrà prendere tutte le misure necessarie» per aiutare le zone terremotate concentrandosi sulle prefetture di Kumamoto e Oita, ha detto Abe al Parlamento «Lo Stato deve assistere ila ricostruzione» delle zone colpite, ha poi aggiunto. Nel frattempo, il portavoce del governo Yoshihide Suga ha detto che il governo giapponese sarà in grado di utilizzare i fondi di riserva pari a 3.24 milioni di dollari, stanziati nel bilancio approvato per l’anno fiscale in corso.
Suga non ha commentato se il governo ritarderà l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto dal 8 per cento al 10 per cento prevista per aprile 2017 a seguito del disastro, ma ha detto invece, che «il governo deve reagire rapidamente in modo da minimizzare l’impatto del disastro sull’economia giapponese». Secondo il portavoce del governo, il governo sta progettando di raddoppiare l’approvvigionamento alimentare di emergenza per le vittime del terremoto di 1,8 milioni di razioni dalle iniziali 900mila porzioni previsti per essere distribuito dal 20 aprile. Circa 104.900 persone sono state evacuate in 638 rifugi temporanei a Kumamoto ed altre 1.048 nella adiacente prefettura di Oita. Kyushu rimane ancora praticamente tagliata fuori dal resto del paese a causa delle gravi interruzioni nel trasporto ferroviario e stradale, nonché della cancellazione di numerosi voli.