GIAPPONE. Pronto piano di evacuazione per la guerra di Pyongyang

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Il governo giapponese sta preparando un piano per evacuare i propri cittadini dalla Corea del Sud, nel caso in cui le crescenti tensioni tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti conducessero a uno scontro militare.

In base al primo piano di questo tipo, che deve essere condiviso da tutti i ministeri e le agenzie competenti, i cittadini giapponesi devono essere trasportati principalmente attraverso aerei civili o navi, e vengono chiariti i ruoli che ogni ministero dovrà svolgere, riporta Japan Times che cita fonti governative.

Il piano non tiene ancora conto del sostegno dell’esercito statunitense per l’evacuazione di circa 38.000 cittadini giapponesi residenti in Corea del Sud, oltre ai turisti nipponici, presenti principalmente nella capitale e nell’area limitrofa, che si trova vicino alla linea di demarcazione militare che divide il Nord e il Sud, e quindi lascia senza risposta la domanda sulla fattibilità del piano stesso.

Le tensioni nella penisola coreana sono state elevate sui programmi nucleari e missilistici di Pyongyang, segnati da una guerra di parole tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader nordcoreano, Kim Jong Un. La Corea del Nord ha lanciato una serie di missili balistici e alcuni di loro hanno sorvolato il Giappone e ha condotto anche il suo sesto e più potente test nucleare lo scorso settembre.

Il governo giapponese ha intensificato i preparativi per far fronte alle eventuali contingenze belliche con la Corea del Nord, compresa una esercitazione avvenuta ad aprile basata su uno scenario in cui un missile aveva colpito il paese. Nella fase iniziale dell’evacuazione, il ministero degli Esteri giapponese solleciterà i suoi cittadini a lasciare rapidamente la Corea del Sud con aerei civili o charter.

Il governo chiederà a coloro che saranno ancora rimasti di trasferirsi nella città meridionale di Busan per essere trasportati prima nell’isola giapponese sudoccidentale di Tsushima, nella prefettura di Nagasaki, da aliscafi e poi in una delle principali isole con elicotteri delle Forze di Autodifesa. Il piano sarà riesaminato dal Consiglio di sicurezza nazionale prima di essere messo a punto.

Antonio Albanese