GIAPPONE. La Corea del Nord è ancora una minaccia grave e urgente

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Il Giappone ha detto che la Corea del Nord ancora costruisce una minaccia alla sua sicurezza, nonostante lo stop ai test sui missili balistici e l’impegno da parte del leader Kim Jong Un di denuclearizzare la penisola coreana. «Le attività militari della Corea del Nord rappresentano la minaccia più grave e urgente che la nostra nazione ha dovuto affrontare», si legge nel Libro Bianco pubblicato ogni anno dal ministero della Difesa giapponese. 

Il documento, ripreso da Reuters,  delinea le preoccupazioni di Tokyo per la sicurezza provenienti dalla Corea del Nord e dalle sue armi nucleari, dalla crescente potenza militare e ambizioni territoriali della Cina, e dall’intenzione della Russia di ricostruire la propria potenza; dipinge, in pratica, un quadro del Giappone circondato da potenziali avversari in Asia orientale.

Quest’ultima valutazione di sicurezza arriva anche dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha bruscamente annullato un quarto viaggio del segretario di Stato Mike Pompeo a Pyongyang.

Dopo l’incontro Kim – Trump, i negoziati si sono arenati con Washington che chiede passi tangibili e Pyongyang che chiede concessioni degli Stati Uniti.

Il primo Ministro giapponese Shinzo Abe ha detto, dopo l’incontro di Singapore, che il suo paese non avrebbe cambiato la sua posizione militare nei confronti del suo vicino, finché non avrebbe visto passi concreti, irreversibili e verificabili verso il disarmo.

«Dobbiamo vigilare attentamente sulla Corea del Nord per vedere quali azioni concrete intraprende per abbandonare le sue armi nucleari e i suoi missili», si afferma nel documento della Difesa giapponese.

Il Giappone ha manifestato, a luglio, l’intenzione di acquistare due stazioni radar Aegis per la difesa aerea a terra dagli Stati Uniti allo scopo di rafforzare la sua difesa contro i missili nordcoreani. L’apparecchiatura, che sarà utilizzata insieme alle batterie missilistiche di intercettori, potrebbe anche essere rivolta contro qualsiasi potenziale minaccia proveniente dalla Cina a partire dal 2023.

«Man mano che la potenza cinese cresce, altrettanto sta crescendo la sua forza militare», si legge nel Libro bianco.

La reazione di Pechino non si è fatta attendere e, dopo aver chiesto le scuse, il ministero degli Esteri ha detto di sperare che il Giappone non sia alla ricerca di una scusa per espandere il proprio esercito.

Tommaso dal Passo