GIAPPONE. Finisce l’era di Shinzo Abe

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Il governatore di Tokyo, Yuriko Koike, sembra la favorita alla corsa per succedere a Shinzo Abe. I suoi successi nella gestione della pandemia si stagliano con la risposta distaccata del primo Ministro Shinzo Abe che non ha fatto alcun favore alla sua popolarità dando priorità all’economia e ai mercati rispetto alla salute pubblica.

La questione ora, riporta Asia Times, è se Koike, 67 anni, possa sfruttare il momento per prendere il posto di Abe. Koike ha lasciato il Partito liberaldemocratico di Abe nel 2016 per candidarsi a governatore di Tokyo. Abe ha favorito un alleato maschio, ma Koike ha ha battuto il suo candidato. La sua vittoria schiacciante per la rielezione a Tokyo il 5 luglio ha sottolineato il suo livello di approvazione di circa il 70%, rispetto al sostegno di Abe che era inferiore al 40%.

Koike sembra essere la migliore possibilità del Giappone di rilanciare un processo di riforma che Abe ha scartato molto tempo fa. È una conservatrice con tendenze nazionalistiche, ma ha meno problemi con i paesi dell’area. A differenza di Abe, poi, suo nonno non ha presieduto il regno del Giappone imperiale in Manciuria durante la guerra del Pacifico.

Crescita asfittica, scandali e una strategia Covid-19 opaca hanno offuscato la stella di Abe, facendo naufragare un possibile quarto mandato; l’attuale premier a stento riuscirà a finire il suo terzo mandato, previsto per il settembre 2021. Le elezioni nazionali devono tenersi quel giorno o prima e man mano che la popolarità di Abe diminuisce, le probabilità di vederlo vicitore diminuiscono.

Prima della pandemia, il Pil nipponico è sceso del 7,3% tra ottobre e dicembre 2019 grazie a un’impennata dell’imposta sulle vendite che ha lasciato il Giappone in una situazione di debolezza. In seguito, Abe ha dovuto scusarsi per uno scandalo di compravendita di voti che ha coinvolto l’ex ministro della Giustizia Katsuyuki Kawai e sua moglie. L’instabile politica dell’era Covid del primo ministro non ha fatto altro che intensificare il sentimento di stanchezza nei suoi confronti.

È diffusa la convinzione che Abe potrebbe sciogliere la Camera bassa del Parlamento e indire un’elezione a sorpresa per evitare la caduta. La speranza sarebbe quella di ottenere un nuovo mandato prima che la sua approvazione peggiorino ulteriormente.

Potrebbe essere una proposta rischiosa, soprattutto con un ascendente Koike che aspetta dietro le quinte. Koike è ora con il Primo Partito dei Tokyoiti. Per affrontare Abe, potrebbe tornare al Ldp, dove ha degli alleati. Oppure, può fare quello che il Partito Democratico ha fatto nel 2009: stringere alleanze con altre forze dell’opposizione. Non è facile, ma Koike potrebbe avere il potere di farlo.

Antonio Albanese