GIAPPONE. Cooperazione militare con Nuova Delhi per contrastare Pechino

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India e Giappone hanno concordato di rafforzare la cooperazione militare in un anno caratterizzato dalle tensioni al confine himalayano tra India e Cina. Il segretario alla Difesa indiano Ajay Kumar e l’ambasciatore giapponese Suzuki Satoshi hanno firmato il 1° settembre l’accordo che consentirebbe la «fornitura reciproca di forniture e servizi», riporta Times of India, l’11 settembre.

Il primo Ministro indiano Narendra Modi e quello giapponese Shinzo Abe avevano definito i termini dell’accordo nell’ottobre 2018 per rafforzare ulteriormente la cooperazione in materia di Difesa e «contribuire alla pace e alla sicurezza nella regione indopacifica».

I due Paesi, insieme a Stati Uniti e Australia, formano il gruppo “Quad” che potrebbe servire come gruppo di controllo sulla Cina. A giugno, uno scontro lungo la contesa Linea di controllo effettivo nel Ladakh orientale ha causato la morte di 20 soldati indiani nella Valle di Galway. La Cina si è rifiutata di rivelare il numero delle vittime. Gli scontri e le tensioni sono riemersi a cavallo di agosto e settembre e son sempre più acute nei modi e nei toni tra i due paesi.

Abe, che presto lascerà il suo incarico, aveva detto nel suo messaggio di voler modificare la “forte partnership” tra i due Paesi, che secondo il governo indiano, giocherà un ruolo importante nel mondo post coronavirus.

Il Giappone e l’India hanno spinto per un rafforzamento dei legami militari sotto Abe e Modi. Tokyo è anche coinvolta nell’Esercitazione Malabar, un’esercitazione navale trilaterale con gli Stati Uniti, dal 2015. Abe, dimissionario per motivi di salute, ha sostenuto la revisione della costituzione giapponese e sempre l’11 settembre ha detto che avrebbe proposto una strategia di sicurezza per un nuovo sistema di difesa missilistica con capacità di attacco missilistico contro le basi nemiche, riporta il Sankei Shimbun.

Abe ha tenuto una riunione del suo consiglio di sicurezza nazionale venerdì, durante la quale è stato discusso con i consiglieri il possesso di missili balistici da parte della Corea del Nord e la sua capacità di miniaturizzare le testate nucleari: «È necessario aumentare la deterrenza e ridurre ulteriormente la probabilità di un attacco con missili balistici» ha detto Abe, aggiungendo che Tokyo proporrà un piano di sicurezza entro la fine dell’anno, riporta Upi.

Tommaso dal Passo