Nuovo pacchetto di stimolo per l’Abenomics

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GIAPPONE – Tokyo 04/08/2016. Il Giappone ha approvato il 2 agosto un considerevole pacchetto di stimolo per far uscire il paese dalla deflazione e mitigare l’impatto della Brexit con investimenti pubblici e misure per stimolare la domanda privata.

Il piano ammonta a un totale di circa 274,8 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali andrà in investimenti per infrastrutture, miglioramento dei servizi nel settore del turismo e nella promozione delle esportazioni agricole, riporta Kyodo News. Il premier Shinzo Abe ha detto, durante una riunione di governo, che il piano mira a stimolare la domanda immediata ma anche che intende realizzare una crescita economica sostenibile guidata dal settore privato. Le misure comprendono investimenti diretti pubblici, sgravi fiscali e prestiti per le imprese infrastrutturali e verso le piccole e medie imprese, inoltre prevede una maggiore spesa per le prestazioni sociali e un aiuto per le fasce di reddito più basse. Il piano integra le più recenti misure adottate dalla Banca del Giappone, che ha allargato il suo programma di flessibilità per arginare quasi due decenni di tendenza deflazionistica nell’economia nipponica. L’obiettivo è accelerare l’Abenomics, concentrato su stimolo monetario di larga scala e aumento della spesa pubblica. La strategia deve ancora produrre dei dividendi, visto che l’inflazione rimane vicino allo zero e il consumo è ancora debole, fattori attribuibili a eventi esterni come il rallentamento economico della Cina, la caduta dei prezzi del petrolio e il rafforzamento dello yen.
Recentemente poi, sono aumentati i timori in merito agli effetti Brexit sull’economianipponica, poiché il paese asiatico potrebbe essere in gran parte privato del suo accesso al mercato Ue a causa della significativa presenza di aziende giapponesi sul suolo britannico, non più territorio Ue. Nel pacchetto ci sono anche stanziamenti per sostenere le Pmi che potrebbero essere colpite dal Brexit; ci sono prestiti a basso interesse per il settore privato finalizzati stimolare gli investimenti in infrastrutture, come ad esempio nuove tratte ferroviarie ad alta velocità. Il piano contiene investimenti diretti per 73,3 miliardi di dollari destinati ai governi centrali e regionali, oltre a un budget speciale di 39.9 miliardi di dollari. L’importo rimanente sarà finanziato attraverso il programma di investimenti e prestiti fiscali, non inclusi nel bilancio generale. Per quanto riguarda gli investimenti diretti del governo, 16,6 miliardi saranno destinati a investimenti nel settore dei trasporti e dei servizi delle infrastrutture, mentre 24,4 miliardi di dollari andranno per asili nido, assistenza agli anziani e settore sanitario, visto che il Giappone deve affrontare le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e da un basso tasso di natalità.