GERMANIA. La Bundeswehr è troppo piccola per Berlino

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La Bundeswehr è troppo piccola per la potenza economica tedesca.

Un conflitto più grande di una operazione di peacekeeping potrebbe mettere in seria difficoltà la Bundeswehr, ha detto Hans-Peter Bartels, membro della Commissione parlamentare per le forze armate, ripreso da Focus.

La disponibilità operativa delle forze tedesche si è ulteriormente deteriorata nel 2017. «La moneta con cui si misura il successo del ministro della Difesa, è la prontezza della Bundeswehr (…) E questa non è veramente migliorata negli ultimi quattro anni, ma è peggiorata. Mentre le missioni all’estero con piccoli contingenti andavano bene, la Bundeswehr nel suo insieme non può attualmente essere utilizzata nella Difesa collettiva», ha poi aggiunto.

In effetti, sono uscite parecchie notizie sull’inefficacia operativa della Bundeswehr: il Washington Post pubblicò che i piloti militari tedeschi usavano elicotteri privati per addestrarsi, perché molti erano in mautenzione; così come metà dei carri armati; Defense News scrisse che la flotta di sei sommergibili della Marina tedesca era completamente fuori servizio dopo l’unico sub operativo aveva avuto un incidente al largo delle coste della Norvegia. 

Il dato interessante è che Bartels è membro della Spd. Sia Sud che Cdu convengono su un punto: la forza permanente della Bundeswehr con soli 178.000 soldati e materiale obsoleto è inefficace; occorre farla crescere. Il ministro della Difesa Ursula von der Leyen sostiene un aumento del bilancio della Difesa fino al 2 per cento entro il 2024, limite stabilito dai paesi Nato.

Come riporta Military Times, nel 2018 la spesa tedesca per la Difesa raggiungerà l’1,26 per cento del prodotto interno lordo del paese; a tal proposito Deutsche Welle riporta che il Spd sta chiedendo un aumento della spesa per la Difesa di tali dimensioni da mettere in crisi la coalizione di governo: se la Cdu considera il 2 per cento come non negoziabile, il Spd ritiene che quella cifra sia più una linea guida, che altro.

Tommaso dal Passo