GERMANIA. Erdogan visita Angela a settembre

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan andrà in Germania per una visita di stato in autunno. Il viaggio a Berlino è previsto per la fine di settembre. Secondo quanto riporta Bild, citando fonti governative ad Ankara e Berlino, il viaggio deve ancora essere confermato definitivamente nei suoi dettagli. 

Erdogan è già stato più volte, più di recente nel 2014, in visita ufficiale a Berlino. La visita di settembre, tuttavia, sarebbe la sua prima dalla riconferma elettorale. Erdogan è stato confermato alle elezioni presidenziali e parlamentari turche in giugno. La riforma costituzionale dello scorso anno e la conseguente introduzione del sistema presidenziale in Turchia conferiscono al capo di stato un significativo aumento di potere.

Il protocollo di una visita di stato, il più alto livello di scambi diplomatici, secondo Bild include, tra l’altro, un ricevimento da parte del Presidente federale con onori militari e banchetto di stato. Le recenti feroci polemiche tra Berlino e Ankara non stanno certo facilitando la pianificazione di una simile visita. La repressione del dissenso politico interno effettuata da Erdogan dopo il fallito colpo di stato ha creato forti preoccupazioni in Europa per il deterioramento dei diritti umani e dello Stato di diritto in Turchia e pesanti scambi di accuse tra le diverse cancellerie europee e Ankara.  In particolare, gli arresti di sue cittadini tedeschi, il corrispondente di Die Welt Deniz Yücel e l’attivista per i diritti umani Peter Steudtner, hanno esacerbato la tensione tra i due paesi che si sono in qualche modo allentate dopo la scarcerazione di Steudtner nell’ottobre 2017, seguita da quella di Yücel a febbraio 2018, riporta Deutsche Welle.   

La Turchia accusa la Germania di accogliere seguaci del movimento Gulen, che Ankara accusa del tentativo di colpo di Stato. Ankara accusa anche Berlino di permettere al Partito dei lavoratori del Kurdistan di operare in Germania. Tuttavia, la visita, se fatta a settembre, giungerebbe anche in un momento critico della guerra in Siria, mentre il regime di Assad sta riguadagnando il controllo su ampie fasce di territorio siriano. Le offensive del regime potrebbero poi contrapporlo alla Turchia, che ha creato zone di influenza nel nord della Siria e accolto oltre 3,5 milioni di rifugiati.

Inoltre la visita avverrebbe in un momento in cui l’economia turca è sottoposta a forti pressioni, con un’inflazione a due cifre, un crescente disavanzo delle partite correnti e una perdita di valore della lira del 20% dall’inizio dell’anno.

Graziella Giangiulio