Inevitabile la III guerra del gas tra Russia e Ucraina

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UCRAINA – Kiev. 10/05/14. SecondoYuri Korolchuk, esperto ucraino, membro del Consiglio dell’Istituto per le strategie energetiche: «Il governo dell’Ucraina non intende pagare il debito per le forniture di gas. Naftogaz poi attende con interesse la sentenza della disputa sul gas con la Russia». Fonte IA REGNUM.

“Naftogaz Ucraina” non ha pagato entro la scadenza del contratto (7 maggio) il gas consegnato ad aprile. Il debito dell’Ucraina per il gas russo è così salito a 3,5 miliardi di dollari. «Abbiamo chiesto ai nostri partner russi, e più di una volta, di poter prolungare il contratto pagando il prezzo di 268 dollari per 1.000 metri cubi. Se raggiungiamo un accordo entro 30 giorni dal ricevimento della domanda, non ricorreremo al tribunale. Qualora non si raggiunga tale accordo, ci incontreremo a Stoccolma». Al tribunale fallimentare ha detto il primo ministro de facto Yatsenyuk.

Secondo l’esperto, invece, a Gazprom non importa di finire in tribunale né è spaventata di un eventuale terza guerra del gas. L’azienda russa non è nemmeno preoccupata di addivenire ad un accordo forzato con Naftogaz. Gazprom sa che Fmi e Ue sono pronti a intervenire per pagare il debito ucraino dei rifornimenti di oro blu. Chi deve temere di più ricorrendo tribunale è proprio l’Ucraina che, sempre secondo l’esperto è in “difetto” a partire dalla decisione del Ministro degli Esteri di smettere di pagare il gas russo consumato. Secondo difetto sarebbe la pretesa del governo di Kiev di avere l’oro blu a un prezzo autoimposto a 268,5 dollari.  Quando di fatto “Naftogaz” paga per l’acquisto ad un prezzo “non di mercato” di 380 dollari dalla Germania. Stoccolma dovrà necessariamente tener conto di una tale posizione incoerente dell’Ucraina. E le dichiarazioni di Yatsenyuk sul prezzo di 268,5 dollari hanno portato al caos in Ucraina.

«Infine c’è da tener conto dei risultati un po’ ottimistici della Corte di Ucraina. L’Ucraina avrebbe chiesto a Stoccolma di intervenire sul prezzo del gas  fissandolo a un prezzo di 320-330 dollari per 1000 metri cubi. Il tribunale esaminerà la richiesta dell’Ucraina sulla base del prezzo del contratto attuale, in cui il tasso di base è di 450 dollari, che arriva a prezzo pieno a 485 dollari per 1.000 metri cubi. (senza lo sconto “Kharkov”). Contratti quasi identici sono stati siglati da tutti i paesi dell’Ue e per loro la riduzione massima era arrivata al livello di  370-380 dollari. Se si toglie il costo del transito del gas, l’Ucraina può calcolare il prezzo del gas a 320-330 dollari e sarebbe la miglior condizione possibile. Tale prezzo lo si potrà avere di fatto solo in futuro se l’Ucraina sceglie, per esempio, di sviluppare progetti per il

 gas in comune tra Russia Germania, Italia e Finlandia» ha chiosato l’esperto.