Frode alla Difesa russa

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RUSSIA  –  Mosca. Una frode ai danni del Comando missilistico strategico russo, Rvsn, è costata allo Stato oltre 90 milioni di rubli (circa 3 milioni di euro).

Il ministero dell’Interno ha fatto sapere, il 24 gennaio, che la polizia aveva scoperto l’appropriazione indebita di centinaia di milioni di rubli di fondi statali, con il coinvolgimento di funzionari della difesa di alto livello e di dirigenti di aziende coinvolte.
Una serie di controlli sono stati condotti in tutto il paese su 16 contratti firmati tra il Ministero della Difesa e diverse organizzazioni commerciali, ha fatto sapere la Procura di Mosca aggiungendo che più di 10 milioni di rubli sono già stati restituiti al Tesoro.

Nel 2008 il Ministero della Difesa aveva stanziato 500 milioni di rubli per l’ammodernamento e l’aggiornamento degli impianti missilistici del Rvsn.
Il capo di un dipartimento Rvsn aveva firmato un contratto da 10 milioni di rubli con la Pss, PromSpetsStroi, per l’ammodernamento di 11 impianti nella regione di Orenburg (Siberia).
La Pss solo in parte avrebbe adempiuto al contratto non riuscendo a soddisfare gli standard qualitativi richiesti, ricevendo però il pagamento completo da parte del Ministero della Difesa.
Le accuse sono di corruzione, frode e abuso d’ufficio.

Il caso fa parte di una più ampia frode sulle attività del Ministero della Difesa per un valore di almeno 130 milioni di dollari. L’inchiesta ha portato al licenziamento del ministro della Difesa Anatoly Serdyukov nel mese di novembre 2012.