Firmato il trattato anti mercurio

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SVIZZERA – Ginevra. Più di 140 nazioni hanno adottato il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante per ridurre le emissioni di mercurio, hanno annunciato i funzionari delle Nazioni Unite.

Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite, Unep, ha fatto sapere che il trattato è stato adottato dopo una settimana di colloqui. La cerimonia della firma si terrà alla fine del 2013, e poi le nazioni dovranno iniziare le procedure formali per la sua ratifica. «Un patto sugli obiettivi mondiali non è facile da fare» ha detto il direttore esecutivo Unep, Achim Steiner, «Non c’era nessuna delegazione qui che volesse lasciare Ginevra senza la stesura di un trattato». L’accordo, per la prima volta, fissa limiti vincolanti per le emissioni di mercurio, un metallo altamente tossico utilizzato nella produzione di sostanze chimiche ed esclude, elimina o limita alcuni prodotti che lo contengono mercurio. Ma alcuni parti che sostenevano la firma del trattato hanno fatto sapere che non erano soddisfatte dell’accordo raggiunto.

Negli ultimi 100 anni, secondo i dati Unep, le emissioni artificiali hanno causato il raddoppio  della la quantità di mercurio presente nei primi 100 metri dei mari del mondo. La concentrazione nelle acque più profonde è aumentati fino al 25% è inoltre aumentata l’esposizione umana al mercurio attraverso il consumo di pesce contaminato. L’Unep ha anche evidenziato l’aumento dei livelli di mercurio nell’Artico, dove se ne depositano 200 tonnellate ogni anno. Uno studio dell’agenzia delle Nazioni Unite ha anche riscontrato che i paesi in via di sviluppo sono particolarmente vulnerabili alla contaminazione da mercurio grazie soprattutto alla diffusione dell’elemento nelle miniere d’oro e nella combustione di carbone usato nella produzione di energia elettrica, soprattutto in Africa, Asia e Sud America.