Cipro, la Russia concede deroghe

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CIPROCIPRO – Nicosia. 6/5/13.  La Banca centrale di Cipro non vuole il vicegovernatore di nomina politica, Spyros Stavrinakis, a riferirlo la CyBC. La Banca Centrale ha presentato ricorso contro la decisione del governo del mese scorso presso alla Corte Suprema, che ancora deve rispondere.

Stavrinakis è stato nominato vicegovernatore della Banca centrale dall’allora presidente Christofias un paio di settimane prima di dare le dimissioni con la motivazione di legge della “assoluta necessità”. Ma ai primi di aprile, quando è entrato in carica Anastasiades, la nomina di Spyros Stavrinakis è stata annullata. Il portavoce del governo ha motivato la scelta asserendo che Stavrinakis era stata inviata una lettera dicendogli che non esistevano le condizioni di urgenza in base alla legge di necessitàda cui era scaturita la nomina del 4 febbraio.

Il Presidente Nicos Ansatasiades è stato sempre critico nei confronti del vicegovernatore e ancor prima della sua nomina aveva detto che non lo avrebbe riconfermato. 

Nel frattempo Cipro sta tirando le fila del “crollo finanziario”, e sta cercando di rinegoziare i debiti. La Russia per esempio, ha accettato di estendere la durata e ridurre l’interesse sul suo prestito a Cipro. A riferirlo in incyprus.com secondo cui è stato siglato, un documento preparato dagli istituti di credito internazionali che hanno mostrato, fornendo ulteriori ma atteso sollievo finanziario per l’isola su di un piano di salvataggio Ue-Fmi. Cipro ha per ora rispettato tutte le condizioni stabilite dagli istituti di credito internazionali per i primi 3 miliardi di euro del piano di salvataggio. La Russia ha prestato a Cipro 2.500.000.000 € nel 2011 per cinque anni, con un tasso di interesse annuo del 4,5 per cento. Ora estende il prestito e riduce l’interesse, in questo modo Nicosia acquisirà stabilità finanziaria. Le autorità cipriote hanno fatto sapere che l’accordo formale tra la Repubblica di Cipro e la Federazione russa prevede una proroga di due anni della maturità per il prestito russo, che sarà rimborsato a partire dal 2018, e una riduzione del tasso di interesse dal 4,5 per cento al 2,5 per cento.