Parteniariato filippino-vietnamita

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FILIPPINE – Manila 03/02/2015. Filippine e Vietnam, due dei paesi più critici verso i tentativi della Cina di reclamare per sé il Mar Cinese Meridionale, hanno tenuto dei colloqui per creare un partenariato strategico.

Senza nominare direttamente la Cina, il ministero degli Esteri delle Filippine ha detto che i colloqui si sono incentrati su temi di interesse reciproco e hanno riguardato la questione del Mar Cinese Meridionale; i colloqui si sono svolti la scorsa settimana e hanno coinvolto il ministro degli Esteri filippino, Albert del Rosario e il ministro degli Esteri vietnamita, Pham Binh Minh. Filippine e Vietnam sono stati i paesi che in maniera più esplicita hanno criticato gli sforzi della Cina per rivendicare praticamente tutto il Mar Cinese Meridionale, al cui interno vi sono i principali corridoi di traffico, le zone di pesca e vaste risorse minerarie. Brunei, Malaysia e Taiwan si sono scontrate sulla sovranità delle acque. Filippine e Vietnam hanno in questi ultimi anni accusato la Cina di aver sempre più mostrato i muscoli nella regione: da qui passano azioni come il dispiegamento di una piattaforma petrolifera cinese a nord della Spratlys che ha sollevato tensioni con il Vietnam nel 2014. Le discussioni sono ancora in corso, ma un accordo sembra essere stato trovato in tema di sicurezza e difesa, oltre a questioni economiche e commerciali. Le Filippine hanno attualmente partnership strategiche con gli Stati Uniti e in Giappone. A gennaio, del Rosario ha detto che avrebbe avvertito altri membri dell’Asean, tra cui Vietnam, Brunei e Malaysia, che gli sforzi della Cina, nella regione, costituivano una minaccia per tutti loro. Da canto suo la Xinhua aveva definito le Filippine come un «bambino che piange» per la ricerca di un sostegno internazionale contro le azioni cinesi nelle acque contese.