FILIPPINE. L’immagine di Duterte è costruita a tavolino? Nuovi aspetti dello scandalo Cambridge Analytica

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La società madre di Cambridge Analytica avrebbe contribuito a far eleggere il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte. Stando a quanto riporta Scmp,  Strategic Communications Laboratories, o Scl Group, avrebbe pubblicato sul suo sito web di aver contribuito a far eleggere Duterte nel 2016, dandogli la veste di un duro combattente del crimine.

L’azienda ha rimosso il contenuto del sito web sulle elezioni nelle Filippine del 2016, tuttavia, le versioni archiviate sono ancora visibili su internet. Anche se Scl non ha identificato il suo cliente filippino per nome, il brief indicava chiaramente l’ex sindaco di Davao City, Duterte, che era uno dei sei candidati alla gara del 2016, riporta il quotidiano di Hong Kong: «Nel periodo precedente le elezioni nazionali, il cliente in carica era ampiamente percepito come gentile e onorevole, qualità che il team della sua campagna riteneva potenzialmente vincenti (…) Ma la ricerca di Scl ha mostrato che molti gruppi all’interno dell’elettorato erano più inclini ad essere influenzati da qualità come la durezza e la determinazione. Scl ha usato la questione trasversale del crimine per dare  una nuova immagine al cliente come un uomo d’azione forte, che si sarebbe appellato ai veri valori degli elettori», riporta il giornale citando brani dell’anale sei di Scl. La società continua a considerare le Filippine un’area operativa, ma non descrive più le sue attività nel paese.

Un anno prima delle elezioni nelle Filippine del 2016, un dirigente Scl tenne un discorso al National Press Club delle Filippine; Alexander Nix, sospeso a marzo dalla carica di amministratore delegato presso l’affiliata Scl, Cambridge Analytica, esaltò, tra le altre cose, l’invio di Sms che avrebbero influito sulle elezioni presidenziali, riporta The Manila Times. Nix avrebbe detto che: «Le campagne elettorali non saranno più le stesse a causa dell’avvento della tecnologia più avanzata (…) I metodi tradizionali e convenzionali che sono stati impiegati in tutte le elezioni del secolo scorso possono ancora funzionare, ma saranno diversi dalle nuove strategie e tattiche che sono il prodotto di micro-target comportamentali, profili psicografici, analisi predittiva e molti altri strumenti moderni».

Nix avrebbe esaltato i successi di Scl cha aveva registrato un «tasso di successo del 100 per cento» in più di 100 campagne elettorali in Asia, Africa, India ed Europa occidentale, e ha detto che i metodi dell’azienda potevano migliorare le prestazioni di un candidato “zoppo” massimizzando le sue «caratteristiche simpatiche. Anche se hai solo un tratto simpatico sconcertante, data la giusta combinazione di strategie, potresti vincere un’elezione contro un avversario molto formidabile».

Nel 2015 Nix disse anche che Scl stava «aiutando il Partito Repubblicano negli Stati Uniti a riconquistare la Casa Bianca dai Democratici».

Luigi Medici