FILIPPINE. Anche a Manila i medici neolaureati contro la pandemia

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Nelle Filippine si registra il più alto numero di casi di coronavirus nel sud-est asiatico: stando ai dati di martedì scorso, Manila ha riportato 5.223 casi con 335 decessi, mentre 295 pazienti si sono ripresi, riporta Abs-Cbn.

Il Paese è stato dalla Malesia, dove ci sono 4.987 casi di covid-19, 82 decessi e 2.478 recuperi, mentre l’Indonesia ha finora confermato 4.839 casi, 459 decessi e 426 recuperi, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Singapore è al quarto posto: 3.252, insieme a 10 morti e 611 recuperati. In Thailandia, ci sono 2.643 casi, 43 morti e 1.497 recuperi, mentre in Vietnam ci sono 267 casi e 169 recuperati senza morti, riporta Anadolu. Le autorità delle Filippine, per fronteggiare la crisi sanitaria, hanno permesso ai laureati in medicina del Paese di cooperare nella lotta contro il virus.

L’Inter-Agency Task Force per la gestione delle malattie infettive emergenti ha adottato una risoluzione sulla concessione di un’autorizzazione speciale per la pratica limitata dei laureati in medicina filippini, stando a quanto riporta la Philippine News Agency, Pna.
Simili autorizzazioni speciali sarebbero state date solo come ultima risorsa e sarebbero state efficaci per tutta la durata dell’emergenza sanitaria pubblica nelle Filippine, a meno che non fossero state ritirate prima.

Il Paese ha anche allentato il divieto di inviare operatori sanitari all’estero: «Tutti i medici e gli operatori sanitari alleati con contratti di lavoro all’estero perfezionati e firmati a partire dall’8 marzo 2020, saranno autorizzati ad essere impiegati all’estero».

Circa 1,5 milioni e mezzo di lavoratori filippini sono ora disoccupati nel paese a causa della quarantena comunitaria, attualmente in fase di potenziamento, la maggior parte dei quali nei settori manifatturiero, alberghiero, della ristorazione e del turismo.

Secondo l’Anp, il Dipartimento del Lavoro e dell’Occupazione (Dole) ha riferito che il numero di lavoratori sfollati ha raggiunto 1428841. Questa cifra esclude i lavoratori del settore servizi, che sono centinaia di migliaia e che hanno bisogno di assistenza finanziaria.

Antonio Albanese