Dopo la pace con le FARC ora tocca all’ELN

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COLOMBIA – Bogotà 26/09/2015. La crisi di confine tra Colombia e Venezuela ha ritardato l’inizio dei colloqui formali di pace tra Bogotà e l’Esercito di liberazione nazionale, o Eln.

Secondo quanto riportato da Efe il 24 settembre, Leon Valencia, direttore della Fondazione Pace e Riconciliazione, egli stesso un ex guerrigliero Eln e un esperto di conflitti armati in Colombia, ha detto che la crisi aveva causato un rinvio di alcuni giorni, ma ha espresso la fiducia che i colloqui sarebbero iniziati nelle prossime settimane. I rappresentanti dell’Eln e del governo colombiano «avevano concordato un ordine del giorno e una metodologia per i negoziati, e nell’ultimo incontro, ho capito, che avevano stabilito che una volta che Maduro e Santos si siano incontrati avrebbero concordato un data per l’inizio di formali negoziati». Il governo della Colombia e l’Eln si sono impegnati dal gennaio 2014 in «conversazioni esplorative» su come avviare un processo di pace simile a quello che Bogotà ha seguito con le Farc per quasi tre anni a Cuba. I contatti tra l’amministrazione Santos e l’Eln hanno avuto luogo in Ecuador. Il leader dell’Eln, Nicolas Rodriguez Bautista, alias “Gabino” (nella foto) aveva detto, il 9 settembre, che solo «il 3 per cento» dell’ordine del giorno per i colloqui restava da concordare prima che potessero iniziare i colloqui formali di pace. L’iter seguito per le Farc potrebbero essere utilizzato anche nei colloqui per l’Eln, secondo l’esperto colombiano.