ETIOPIA. Pulizia etnica nell’Oromia?

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Secondo Negeri Lencho, ministro dell’Informazione dell’Etiopia, il Somaliland, regione semi-autonoma nel Corno d’Africa, ha fatto sfollare migliaia di persone di etnia Oromos. Le delocalizzazioni forzate sono l’ultima conseguenza di un conflitto lungo il confine tra l’Etiopia, l’Oromia e le regioni somale. Nelle ultime settimane queste tensioni si sono aumentate, provocando centinaia di morti e decine di migliaia di sfollati, ha detto Lencho, ripreso da VoA.

Questi conflitti sono gli ultimi di una serie di scontri che si sono susseguiti per oltre 25 anni. Alcune delle cause alla radice rimangono invariate, ma le nuove dinamiche, tra cui l’aumento dell’attività delle milizie nella regione e l’escalation delle tensioni, rendono le soluzioni più complesse. Oromia e Somalia condividono il confine interno più lungo dell’Etiopia, una linea che va da Moyale a sud fino a Mulu a est; parti del confine seguono il fiume Ganale Doria, ma il confine si estende per lo più tra le praterie dell’Oromia e il deserto somalo. Oromia e Somalia condividono lingua, religione e cultura; infatti, alcuni gruppi che parlano la lingua Oromo si identificano come somali, e viceversa; nonostante queste strette relazioni, i due gruppi etnici hanno avuto conflitti su risorse, tra cui terra e acqua, negli ultimi 25 anni.

Gli scontri derivano dal complesso scenario di gruppi federali, regionali, paramilitari e ribelli, impegnati in conflitti armati in tutta l’Etiopia. La polizia di Liyu, una forza speciale di polizia somala, è stata accusata di aver ucciso persone appartenenti al gruppo etnico Oromo. Ma i Liyu hanno combattuto anche contro il Fronte nazionale di liberazione degli Ogaden, una fazione separatista che cerca l’autogoverno per i somali. Forti proteste sono scoppiate in Etiopia nel 2016, provocando uno stato di emergenza di 10 mesi e una repressione effettuata dal governo iniziata ad ottobre 2016. Le proteste sono iniziate quando il governo ha proposto di estendere i confini di Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia, all’Oromia. Centinaia di persone sono morte per disordini tra le regioni di Oromia e Amhara. Allo stesso tempo, l’attività militante è aumentata in tutto il paese, in particolare nelle regioni più colpite dalle proteste, tra cui l’Oromia.

Luigi Medici