ETIOPIA. Non sono più terroristi i gruppi di opposizione

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L’Etiopia ha cancellato tre gruppi di opposizione dalla sua lista di organizzazioni “terroristiche”, l’ultimo segno che il primo Ministro Abiy Ahmed sta tracciando un nuovo corso per uno degli Stati africani più strettamente controllati. La Fana Broadcasting Corporation, emittente gestita dallo Stato, ha dichiarato che il parlamento ha votato all’unanimità per rimuovere la definizione di “terroristico” attribuita al Fronte di Liberazione Oromo, Olf, e al Fronte di Liberazione Nazionale Ogaden, Onlf, due gruppi secessionisti, e a Ginbot 7.

La risoluzione era stata presentata alcuni giorni prima dal consiglio dei Ministri al Parlamento; la decisione ha lo scopo d’incoraggiare i gruppi dissidenti a utilizzare il confronto politico pacifico per raggiungere fini politici. Il parlamento etiope è dominato dalla coalizione di governo del Fronte democratico rivoluzionario del popolo etiope, Feasr, e dai partiti alleati.

Da quando è salito al potere ad aprile, Ahmed si è mosso rapidamente per avviare riforme politiche, tra cui la liberazione di migliaia di prigionieri, tra cui importanti esponenti dell’opposizione, e ha promesso di emendare leggi controverse. Le riforme politiche sono arrivate dopo quasi tre anni di disordini nei due stati regionali più popolosi dell’Etiopia, Oromia e Amhara, che costituiscono oltre il 60 per cento della popolazione stimata del paese, pari a 100 milioni di persone. Le sanguinose proteste per le accuse di emarginazione politica ed economica dalla fine del 2015 hanno messo, infatti, in dubbio la stabilità di una delle principali economie africane.

Sempre il 5 luglio, l’Etiopia ha licenziato cinque alti funzionari dell’amministrazione delle carceri, poche ore prima dell’uscita di un documento di Human Rights Watch che illustra dettagliatamente la tortura e altri abusi nelle carceri e chiedeva al governo a chiamare i responsabili a rispondere delle loro azioni. L’annuncio dei licenziamenti fatto dal procuratore generale Berhanu Tsegaye, ha compreso il direttore dell’amministrazione penitenziaria federale, ed è stato trasmesso dalla televisione di Stato Fana. 

Abiy ha recentemente sostituito il capo di stato maggiore dell’esercito e il capo dell’intelligence nazionale. I licenziamenti di prigione vengono settimane dopo che Abiy ha parlato in Parlamento, con franchezza senza precedenti, circa la portata degli abusi da parte delle forze di sicurezza sull’orologio del suo predecessore.

Tommaso dal Passo