Scaroni incontra il ministro del petrolio iraniano

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IRAN – Teheran 06/12/2013. Paolo Scaroni, ad dell’Eni, ha incontrato il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh il 4 dicembre.

È il primo Ad di una società petrolifera occidentale a farlo pubblicamente dalla stipula dell’accordo nucleare. Secondo l’agenzia Trend, l’incontro, svoltosi a seguito dei colloqui Opec del giorno precedente, è avvenuto dopo che Zanganeh ha detto che l’Eni è una delle sette aziende occidentali che voleva investire nel settore energetico iraniano se fossero state alleggerite le sanzioni internazionali. Scaroni ha detto ai giornalisti dopo la riunione che i colloqui hanno anche riguardato i conti aperti tra Eni e Iran per investimenti precedenti e le condizioni future per le aziende straniere che intendono rilanciare l’industria del petrolio e del gas nel paese. «Abbiamo avuto abbastanza tempo per un incontro molto cordiale con il ministro, che conosciamo molto bene» ha detto. Zanganeh che è stato rimesso al ministero del Petrolio dal nuovo presidente riformista Hassan Rouhani. «Abbiamo discusso di potenziali nuove attività di Eni in Iran, naturalmente a sanzioni revocate», ha detto Scaroni, «questo dato è fondamentale». Ha poi annunciato che i nuovi investimenti probabilmente riguarderanno progetti “oil & gas”. La produzione di petrolio iraniano è precipitata di più di un milione di barili al giorno in seguito asole sanzioni imposte per la questione nucleare. «Naturalmente speriamo che le sanzioni saranno sospese nei prossimi sei mesi o in un prossimo futuro» ha detto Scaroni «considerando che per noi l’Iran è davvero un paese cui siamo legati, ci siamo dal 1955, non lo abbiamo mai abbandonato, nemmeno negli ultimi difficili anni». «Abbiamo discusso su potenziali modifiche al quadro contrattuale dell’Iran, che certamente non consideriamo un buon modo di attrarre compagnie petrolifere internazionali nel paese» ha detto Scaroni, «Riteniamo che il ministro sia certamente persona pronta a modificare questo quadro in modo tale da rendere attraenti gli investimenti» La discussione poi ha riguardato anche i pagamenti in sospeso per gli investimenti precedenti, tra cui il South Pars 4 e 5 progetti di gasiferi. «Abbiamo intenzione di continuare ad essere in Iran e possibilmente aumentare la nostra attività quando il regime di sanzioni verrà alleviato», ha detto Scaroni, «Ci sono così tante opportunità in Iran sia nel settore del petrolio che del gas che si potrà sicuramente trovare uno spazio comune di interesse» ha poi aggiunto. Oltre Scaroni, altri dirigenti occidentali hanno incontrato Zanganeh: Gerhard Roiss, Ceo dell’austriaca Omv Ag, che però non ha rilasciato alcuna dichiarazione; anche la Royal Dutch Shell e la Vitol avrebbero incontrato con il ministro iraniano, entrambe hanno rifiutato di commentare.