ENERGIA. USA, Israele, Emirati e Bahrein coopereranno dal petrolio al gas naturale

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I ministri dell’Energia di Israele, degli Stati Uniti, degli Emirati Arabi Uniti e del Bahrein (Yuval Steinitz, Dan Brouillette, Suhail al Mazrouei e Mohammed bin Ahmed Al Khalifa) hanno partecipato il 14 dicembre a uno incontro virtuale, con l’obiettivo di stabilire una piattaforma per un dialogo sulle questioni energetiche e la creazione di joint venture nei settori del petrolio, del gas naturale, dell’elettricità, dell’uso efficiente dell’energia, delle energie rinnovabili, della ricerca e sviluppo.

I quattro ministri hanno detto di sperare che altri Paesi della regione si uniscano alla piattaforma in futuro, una volta che questi Paesi avranno stabilito dei legami con Israele. Hanno anche detto che il gruppo intende lavorare con i palestinesi per trovare soluzioni alle sfide energetiche che devono affrontare. In particolare, i quattro Paesi studieranno possibili soluzioni in materia di fonti energetiche, elettricità, infrastrutture e tecnologia, riporta Al Monitor.

In alcuni tweet, il ministro israeliano Steinitz ha detto che «Gli accordi di Abramo hanno aperto molte opportunità per l’economia e la sicurezza (…) l’incontro è stato una pietra miliare che permetterà di far avanzare i processi congiunti nei settori del petrolio e del gas naturale, dell’elettricità, dell’uso efficiente dell’energia e della ricerca». Per gli Usa, Brouillette ha twittato: «Credo che gli Accordi di Abraham e i forum come il Forum del gas del Mediterraneo orientale dimostrino come la connettività garantisca un futuro più cooperativo e prospero per la regione».

Tre mesi fa, Israele, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti hanno concordato in linea di principio di cooperare in materia di energia. La diplomazia energetica sta diventando sempre più importante per Israele. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi stanno investendo notevoli sforzi per consolidare la partnership strategica tra Israele, Grecia e Cipro, soprattutto nelle questioni energetiche.

Ciò include l’avanzamento del progetto del gasdotto sottomarino East-Med per il trasporto di gas naturale verso l’Europa, sul quale i tre Paesi dialogano anche con l’Egitto. Israele è inoltre impegnato da due mesi in negoziati indiretti con il Libano, con la mediazione degli americani, per la demarcazione dei loro confini marittimi. Finora senza successo, questi colloqui ruotano intorno al controllo delle zone di mare, dove Israele e Libano sperano di estrarre gas naturale.

Lucia Giannini