ENERGIA. La Bulgaria velocizza il gasdotto Balkan Stream

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Il primo Ministro bulgaro Boyko Borissov ha riaffermato l’impegno del suo Paese nel progetto del gasdotto per il gas naturale Balkan Stream, nonostante i ritardi nella costruzione. Borissov ha dichiarato il 1° giugno che vuole che il gasdotto, un’estensione del progetto russo TurkStream, sia pronto entro la fine dell’anno. Una volta completato, il gasdotto di 474 chilometri consegnerà principalmente gas russo da TurkStream attraverso la Turchia alla Bulgaria, alla Serbia e all’Ungheria.

«Speriamo che il coronavirus sia scomparso e che possiamo lasciarci alle spalle i due mesi di ritardo», ha dichiarato Borissov dopo aver ispezionato i progressi del gasdotto con il presidente serbo Aleksandar Vučić, il primo leader straniero a visitare la Bulgaria dopo che le restrizioni di viaggio dovute alla pandemia di Covid-19 sono state allentate, riporta Emerging Europe.

«Questo gasdotto può trasportare sia il gas russo che quello azero (…) Questo permette la diversificazione del gas non solo per la Bulgaria, ma anche per la Serbia e la regione» ha poi detto Borisov.

La Bulgaria è quasi totalmente dipendente dalla Russia per i suoi circa tre miliardi di metri cubi di consumo annuo di gas, anche se negli ultimi mesi ha iniziato a ridurre la sua dipendenza dal gas russo importando gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti. 

Balkan Stream dovrebbe avere una capacità di circa 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno una volta che sarà pienamente operativa. Sia Borissov che Vučić erano presenti a Istanbul all’inaugurazione di TurkStream a gennaio 2020. Con gran parte dell’attenzione mondiale incentrata sul più controverso gasdotto Nord Stream 2, che trasporterà il gas russo in Germania attraverso il Mar Baltico, la Russia sta anche costruendo i due gasdotti TurkStream, ciascuno con una capacità annua di 15,75 miliardi di metri cubi, per bypassare l’Ucraina a sud.

Da quando TurkStream ha iniziato a pompare gas all’inizio dell’anno, i volumi di gas spediti attraverso l’Ucraina sono diminuiti di circa il 40%. TurkStream è una versione meno ambiziosa di South Stream, un progetto che la Russia ha sviluppato in partnership con l’Eni e Electricité de France, originariamente finalizzato alla costruzione di un gasdotto che dal porto di Anapa nel Mar Nero, nella Federazione Russa, fino a Varna in Bulgaria. 

Da lì, South Stream avrebbe raggiunto l’Austria via terra, attraversando Bulgaria, Serbia e Ungheria. La Russia ha finito per annullare il progetto nel 2014 a causa di una disputa con l’Unione Europea per cui i produttori di gas sarebbero stati autorizzati ad utilizzarlo. 

Anna Lotti