Arabia ed Eau finanziatori del nuovo Egitto

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EGITTO – Il Cairo 11/7/13. Il presidente egiziano ad interim, Adli Mansour, ha iniziato a formare un governo il 9 luglio, nominando un nuovo primo ministro e vice presidente.

Mansour ha nominato l’economista liberale ed ex ministro delle finanze Hazem el-Beblawi primo ministro e il leader dell’opposizione Mohamed El Baradei vice presidente incaricato degli affari esteri. Alle nomine è seguito l’annuncio dell’offerta ai Fratelli Musulmani e al Partito salafita Nour di posti nel nuovo governo. La Fratellanza musulmana ha respinto l’offerta affermando: «Non prenderemo mai parte ad un governo finché Morsi non sarà riportato alla presidenza». Beblawi ha detto che avrebbe incontrato i politici liberali per iniziare a selezionare i ministri e ha riconosciuto che non sarebbe andato avanti senza un’approvazione unanime. La fine del governo dei Fratelli Musulmani in Egitto è stata ben accolta da alcuni Stati del Golfo. Il nove luglio, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno offerto al nuovo regime 8 miliardi di dollari di assistenza per sostenere il governo di transizione. Il prestito sottolinea il concorso regionale per influenzare il Cairo, esattamente come Qatar e Turchia hanno sostenuto finanziariamente e diplomaticamente, in precedenza, la Fratellanza Musulmana. Gli Stati Uniti forniscono annualmente 1,5 miliardi di dollari in aiuti all’Egitto. Tuttavia, l’Amministrazione degli Stati Uniti ha minacciato la sospensione dei finanziamenti se il golpe militare in Egitto dovesse essere considerato un colpo di Stato.