EGITTO. Il Cairo intende lanciare bond per 7 milioni di dollari 

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L’Egitto intende emettere obbligazioni internazionali del valore di 3-7 miliardi di dollari nell’anno finanziario 2019-2020, ha detto il ministro delle finanze Mohamed Maait il 9 settembre. L’Egitto sta inoltre cercando di diversificare le valute in cui emette i relativi bond per accertare la copertura, ha detto Maait durante il congresso economico, Euromoney Egypt, al Cairo, riporta Reuters.

L’Egitto ha preso prestiti pesanti dall’estero da quando è stato concordato un pacchetto da 12 miliardi di dollari. Si trova ad affrontare un difficile programma di rimborso e un conto crescente per le importazioni di petrolio. L’emissione di obbligazioni sukuk, obbligazioni islamiche, green bond, bond in yen o yuan potrebbe consentire all’Egitto di attrarre un nuovo tipo di investitori, mentre volge al termine il programma triennale di riforme economiche sostenuto dal Fmi, concordato alla fine del 2016.

Secondo Maait, il rapporto tra debito e prodotto interno lordo dell’Egitto è in calo e dovrebbe scendere al 77,5% entro la fine di giugno 2022: «Ci piacerebbe andare a cercare yuan e yen», ha detto Maait riporta Asharq al Awsat. «Abbiamo provato l’anno scorso, ma ci sono un sacco di requisiti. Non siamo riusciti a soddisfare tutti i requisiti. Se riusciamo a farlo quest’anno, ci piacerebbe vedere l’Egitto andare su questi mercati», ha aggiunto.

Il Ministero sta anche esaminando l’emissione di green bond e sukuk, ma non si sta impegnando in un tipo specifico di emissione obbligazionaria, ha osservato Maait. «Stiamo puntando a qualcosa tra 3 come minimo e 7 miliardi di dollari, come massimo», ha detto Maait. 

L’anno scorso, il Ministero ha emesso più di 6 miliardi di dollari in obbligazioni internazionali. «Possiamo fare lo stesso quest’anno, o a un livello inferiore o superiore, ma all’interno di questo orizzonte», ha detto Maait, senza fornire maggiori dettagli. Secondo Reuters, il Ministro ha rifiutato di fornire dettagli su quando avrebbe avuto luogo l’emissione, né su quali mercati sarebbero stati presi di mira.

Graziella Giangiulio