EGITTO. Il Cairo e Gaza uniti contro DAESH

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Dopo anni di rapporti tesi, l’Egitto si sta politicamente avvicinando ad Hamas a Gaza, offrendo concessioni sul commercio e la libera circolazione in cambio della sicurezza lungo il confine contro i combattenti dello Stato Islamico.

Nelle ultime settimane l’Egitto ha allentato le restrizioni su Gaza ed Hamas, consentendo il passaggio di camion con cibo e altri rifornimenti per alleviare i risultati del blocco navale israeliano, riporta Defence Web.

Questa distensione è il risultato di una visita ufficiale di Hamas al Cairo, che vuole ripristinare il suo ruolo di potenza regionale e schiacciare Daesh nel Sinai, zona strategica al confine con Gaza, Israele e il Canale di Suez.

Fonti egiziane e palestinesi, sia tradizionali che social, dicono che ci sono già in essere tentativi di Hamas di impedire il movimento dei militanti Daesh nel Sinai, dove il Califfato ha ucciso centinaia di soldati e poliziotti egiziani. Entrambe le parti dicono che questi cambiamenti potrebbero segnalare una nuova epoca di cooperazione dopo anni di tensione.

Anche se non si interfaccia direttamente con Hamas, Israele sta lavorando con l’Egitto sulla sicurezza delle frontiere e il controllo di Gaza. Hamas ha goduto di una maggiore sicurezza lungo il suo confine con il Sinai nel corso dell’ultimo anno, con la presenza di centinaia di uomini delle forze di sicurezza, e più torri di guardia. Hamas non ha mai detto se e quanti militanti Daesh abbia catturato e si rifiuta di chiamarli jihadisti.

L’Egitto ha dato Hamas una lista di circa 85 nomi, implicati in attacchi nel suo territorio e che vorrebbe estradati; Hamas ha negato eventuali suoi legami con quelle persone e ha detto che le estradizioni erano improbabili ma che comunque avrebbe fatto lesse indagini a riguardo.

Hamas ha detto, poi, di non avere alcun interesse a fomentare disordini in Egitto, paese arabo che ha mediato diverse tregue con Israele e tra le fazioni palestinesi rivali.

I legami attuali sono derivati da una intensa attività diplomatica, conclusasi il mese scorso con una visita di Isma’il Haniyeh, con rappresentanti dell’intelligence egiziana.
L’intelligence egiziana sta ripristinando il suo rapporto con Hamas in accordo con alcune linee guida, la cui principale è che Hamas non diventi una minaccia per la sicurezza nazionale dell’Egitto.

Inoltre, si sono tenute in Egitto una serie di iniziative come conferenze ed eventi, sugli affari palestinesi cui hanno partecipato diverse fazioni palestinesi. a novembre 2016 ne ha organizzata una il giornale statale al Haram. Gli organizzatori hanno detto che le conferenze sono parte degli sforzi per ripristinare il ruolo di potenza regionale dell’Egitto dopo la primavera araba del 2011.

Antonio Albanese