EGITTO. Arrestate 29 spie di Ankara

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Il Procuratore generale egiziano Nabil Sadek ha ordinato la detenzione di 29 sospetti per 15 giorni con l’accusa di spionaggio per conto della Turchia, appartenenza a un’organizzazione terroristica, riciclaggio di denaro e transazioni valutarie illegali.

Secondo i risultati di un’indagine dei servizi segreti, riporta Stockholm Centre for Freedom, Scf, il gruppo ha registrato le telefonate e trasmesso informazioni all’intelligence turca come parte di un piano per riportare la Fratellanza musulmana al potere in Egitto.

Il quotidiano Egypt Independent  ha detto che le indagini hanno trovato che il gruppo ha seguito due modi per passare le info ad Ankara: in primo luogo, ha registrato le chiamate e raccolto informazioni di intelligence, compreso il monitoraggio delle opinioni di vari gruppi sociali in Egitto. Le informazioni sono state poi utilizzate dall’intelligence turca per reclutare agenti per commettere atti ostili contro lo Stato egiziano; a questo piano hanno preso parte per la procura membri della Fratellanza musulmana, sia all’interno che all’esterno dell’Egitto. Il secondo luogo, il gruppo ha diffuso deliberatamente informazioni e voci false attraverso i media egiziani, cercando di influenzare negativamente l’opinione pubblica contro le istituzioni statali.

Dopo mesi d’intercettazioni ambientali e telefoniche sugli indagati, la sicurezza dello Stato ha perquisito le case dei sospetti, sequestrando dispositivi elettronici e arrestando i 29, le cui nazionalità non sono state specificate.  

I legami tra Ankara e il Cairo sono tesi da quando l’esercito ha arrestato il presidente Mohamed Morsi a seguito delle proteste di massa contro il suo governo nel 2013.

Dopo la cacciata di Morsi, l’Egitto ha ridefinito la Confraternita un’organizzazione terroristica e la maggior parte della sua dirigenza è stata arrestata, o esiliata o vive in clandestinità. Migliaia di persone sono state arrestate e i gruppi di difesa dei diritti umani stimano che siano  60.000 i detenuti politici.

Morsi è stato condannato all’ergastolo dopo un processo che lo vedeva accusato di spionaggio per il Qatar e condannato a morte in un processo separato per il suo ruolo negli attacchi ai commissariati di polizia durante la rivolta del 2011, oltre a un’altra condanna a vita e a venti anni di reclusione in altri due processi.

Maddalena Ingrao