Ebola uccide nuovamente negli USA

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STATI UNITI D’AMERICA – Omaha 17/11/2014. Martin Salia, il medico colpito dal virus Ebola in Sierra Leone che era in cura presso un ospedale di Omaha, Nebraska, è morto.

Ha dato la notizia lo stesso ospedale il 17/11/2014. Salia, nato in Africa occidentale e residente negli Stati Uniti, è il secondo paziente a morire di febbre emorragica negli Stati Uniti, dopo il liberiano Thomas Eric Duncan, morto l’8 ottobre a Dallas, Texas. Il medico quarantaquattrenne era in «condizioni estremamente critiche» quando è stato ricoverato al Nebraska Medical Center di Omaha e «purtroppo, nonostante i nostri sforzi, non siamo riusciti a salvargli la vita», ha detto direttore dell’ospedale Phil Smith. Salia, che stava lavorando in un ospedale in Sierra Leone, quando gli è stato diagnosticata l’infezione di Ebola la scorsa settimana, viveva con la moglie e i due figli vicino a Washington e viaggiava regolarmente in Africa occidentale. Dieci pazienti affetti da Ebola, incluso Salia, sono sotto trattamento negli Stati Uniti e tre di loro sono ricoverati presso il Nebraska Medical Center. Il primo paziente era stato Rick Sacra, un altro medico ricoverato a settembre dopo essere stato infettato in Liberia; è stato dimesso dopo 21 giorni; il secondo era un cameraman della rete Nbc, Ashoka Mukpo, che aveva contratto l’infezione in Liberia. Ricoverato il 6 ottobre è stato dimesso in buone condizioni di salute poco più di due settimane più tardi. Riporta l’agenzia Efe che l’epidemia di Ebola in Africa Occidentale ha contagiato 14.098 persone, di cui 5.160 sono morti, la maggior parte di loro in Sierra Leone, Guinea e Liberia.