Donne nel ministero dell’Haj

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ARABIA SAUDITA – Riad 04/09/2015. Donne assunte dal ministero saudita dell’Haj. Con una decsione senza precedenti, il ministero dell’Haj dell’Arabia Saudita ha assunto sei donne per fornire servizi ai pellegrini di sesso femminile. Le sei donne provengono dagli uffici del ministero a Medina, la seconda città santa per i musulmani, e deriva dalle raccomandazioni di assumere dipendenti di sesso femminile. A breve dovrebbe avvenire anche negli uffici de La Mecca. Secondo le raccomandazioni, più di 100 donne dovrebbero essere assunte dalle sedi di Mecca e Medina. Le neo assunte dovrano garantire che i pellegrini femminili ricevano i migliori servizi per il loro pellegrinaggio, l’ultimo dei cinque pilastri dell’Islam. Le sei donne hanno già lavorato temporaneamente negli uffici ministeriali del Haj, ma solo su base temporanea durante la stagione dei pellegrinaggi, ha detto Mohammad Al Bijawi, capo degli uffici di Medina, dalle colonne del quotidiano saudita Okaz il 3 settembre. Dai social media i commenti sono fioccati, riporta Trend: un blogger ha detto che una simile decisione deve essere applicata in seno alla Commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio. Le critiche non sono mancate e riflettono la forte opposizione da parte dei conservatori ad un ruolo maggiore sia politico, che economico o sociale per le donne. I conservatori hanno parlato contro la partecipazione delle donne per la prima volta alle elezioni comunali prevista per dicembre 2015. Già nel gennaio 2013, il defunto re Abdul Aziz Al Saud aveva nominato, per la prima volta nella storia del paese, 30 donne per la Shura del Consiglio. Il decreto stabiliva che la rappresentanza delle donne non sarebbe dovuta essere inferiore al 20 per cento del numero totale dei membri della Shura e che i membri di sesso femminile avrebbero avuto pieni diritti e assunto tutti i doveri e responsabilità.