DAESH negli USA: pressione costante

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STATI UNITI D’AMERICA – Washington 06/06/2016. Gli Stati Uniti d’America sento la pressione della radicalizzazione islamico alle porte di casa.

In una conferenza avvenuta il 1 giugno e ripresa da The Hill, l’ammiraglio Kurt Tidd, comandante dello Us Southern Command (Southcom) ha detto che La «radicalizzazione sta avvenendo», collegando il fenomeno alla minaccia dell’infiltrazione islamica lungo il confine meridionale. «Non ci resta che riconoscere che questo teatro è un obiettivo molto attraente ed è un percorso interessante cui dobbiamo prestare attenzione»
Tidd ha poi detto che lo Stato Islamico ha tra i 100 e 150 mujahidin di origine latina; un gruppo che facilmente può tornare nella regione, come accade per altri gruppi etnici nel resto del mondo. Il comandante Southcom ha poi aggiunto che è stato registrato un movimento di migranti dal Medio Oriente verso l’America Latina: «Penso che stiamo cominciando a vedere persone che rientrano in questo emisfero che hanno storie molto discutibili, e le nostre forze dell’ordine stanno prestando molta attenzione a questo fatto».Ha poi aggiunto che gli Stati Uniti e i suoi partner dovrebbero concentrarsi più sulle reti che su cosa viene ad esempio contrabbandato negli States. Le reti, le connessioni sono più importanti della merce che viene fatta passare, perché individuata al rete si riesce a disarticolare l’intero meccanismo: «È la possibilità che queste reti hanno di movimentare qualsiasi cosa che penso debba essere la nostra preoccupazione più grande (…) Se ci concentriamo sulle reti abbiamo una migliore possibilità di bloccare le merci che si muovono attraverso di esse».