Cyberintelligence tricolore

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ROMA. Il rapporto tra intelligence e segreto di Stato è stato regolato recentemente dalla legge 133/2012.

La legge è stata approvata all’unanimità e in essa è stata ribadita la necessità del potenziamento dell’intelligence finalizzata alla protezione cibernetica, poiché l’informatica è sempre più mezzo e strumento di diffusione e la raccolta e gestione delle informazioni.

Nel testo normativo, le novità nel rapporto tra governo e parlamento in merito al segreto di Stato prevedono anche la possibilità di richiedere, da parte del presidente del Copasir, al Presidente del Consiglio un quadro informativo “idoneo” a motivare il segreto di Stato che quest’ultimo fornirà in seduta segreta e il Copasir potrà così valutare nel merito la scelta del Governo.

La genesi della norma affonda le sue radici nel contesto di una discussione parlamentare condivisa ed efficace, in quanto pone il delicato tema del segreto di Stato nel giusto contesto democratico di confronto tra governo e parlamento. Evidenziando la responsabilità politica del capo del governo nell’uso del segreto di Stato, che rafforza la possibilità del controllo parlamentare.

Il tema, finora relegato nelle stanze dell’universo degli apparati di sicurezza dello Stato, della “cultura della sicurezza” si concretizza nella necessità di far conoscere le istituzioni deputate nel mondo universitario allo scopo di avvicinare le nuove generazioni alle attività di intelligence al servizio dell’interesse nazionale.

La normativa posta in essere dalla legge 133/2012 risponde, comunque, all’esigenza di maggiore trasparenza della azione del Governo in una democrazia attraverso il controllo del Parlamento e del Copasirnel merito della scelta di apporre il segreto di Stato come necessità di tutela dello Stato di fronte alle richieste della magistratura.

A questo tema generale si associa poi, quello molto interessante della consapevolezza sulla minaccia cibernetica, sempre più presente e pressante che richiede un adeguamento sia degli apparati di ricerca e gestione delle informazioni sia della necessità di personale qualificato e preparato, da cercare proprio nelle nuove generazioni.

Il tema è stato affrontato nella tavola rotonda, “Intelligence e segreto di Stato nella legge 133 del 2012”, svoltasi alla Luiss di cui sono stati animatori i protagonisti del settore: Donato Bruno, presidente della Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni della Camera dei Deputati; Massimo D’Alema, Presidente del Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) e Giovanni De Gennaro, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.