CUBA. Aumentano i turisti americani, nonostante Trump

1137

Nonostante le restrizioni e gli allarmi che l’Amministrazione Trump ha messo in atto per quanto riguarda i viaggi a Cuba, le aziende turistiche statunitensi stanno promuovendo l’isola come destinazione legale, sicura e accogliente per i cittadini statunitensi.

Questa settimana circa 20 tour operator, agenzie di viaggio, compagnie aeree e compagnie di crociera hanno partecipato a un evento all’Avana, dove hanno cercato di conoscere meglio le possibilità di visitare l’isola dagli Stati Uniti e fugare l’incertezza causata dalle recenti misure di Trump volte a limitare i tour, riporta Efe.

Nessun viaggiatore statunitense ha subito alcun danno durante il suo soggiorno a Cuba, anche se il Dipartimento di Stato ha annunciato, il 29 gennaio, che 19 cittadini statunitensi avevano segnalato sintomi simili a quelli sperimentati dai diplomatici americani presunte vittime di misteriosi “attacchi” nella capitale cubana, secondo Washington. A causa di questi presunti attacchi, la cui origine e i cui autori sono sconosciuti, gli Stati Uniti in settembre hanno lanciato un avvertimento per i viaggi a Cuba e hanno ritirato quasi tutto il loro personale dall’ambasciata all’Avana.

Secondo fatto a Cuba, dei quasi 4,7 milioni di turisti accolti dall’isola nel 2017, il 95% era soddisfatto del soggiorno, 96 consiglierebbero la destinazione e quasi 40 sono viaggiatori che sono tornati nell’isola.

In questa impennata del turismo, il numero di visitatori americani a Cuba ha raggiunto un massimo record nel 2017: 619.777, quasi il triplo di quelli del 2016. Si tratta di una cifra che dimostra l’interesse ad esplorare l’isola diffuso tra gli americani, che ancora non possono recarvisi come “turisti”, ma possono farlo se il loro viaggio rientra in una delle 12 categorie consentite.

Tuttavia, diverse agenzie di viaggi hanno confermato che nell’ultimo trimestre del 2017 i viaggi americani a Cuba sono crollati del 50%, una tendenza che è stata mantenuta all’inizio del 2018 ed è una conseguenza delle restrizioni annunciate dalla Casa Bianca lo scorso novembre.

Maddalena Ingroia