Gas, petrolio e navi dalla Crimea alla Russia

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RUSSIA – Mosca 18/03/2014. Gas, petrolio e navi dalla Crimea alla Russia: sono questi i primi beni strategici a camniare di mano. 

La russa Gazprom ha proposto di sviluppare il settore del petrolio e del gas in Crimea. «Certo, Gazprom è stata la prima ad avvicinarsi a noi con una proposta», ha detto Rustam Temirgaliev, primo vice primo ministro di Crimea, ripreso da Ria Novosti. Gli era stato chiesto se la regione ucraina, che ha dichiarato la sua indipendenza e ha fatto domanda di adesione alla Russia, avesse ricevuto proposte da società russe per sviluppare la sua industria petrolifera e del gas. La Gazprom ha rifiutato di commentare, riporta il quotidiano qatarino The Peninsula. In precedenza, Temirgaliev aveva detto che le autorità locali avrebbero potuto vendere la società energetica locale, Chornomornaftohaz, ad una società russa, come Gazprom, una volta che il nuovo governo regionale avesse preso il controllo della società, che faceva parte di una compagnia energetica statale ucraina. Accanto al petrolio dal gas stano le navi alla fonda nel porto di Sebastopoli. Fino a 20 navi da guerra e navi ausiliarie della marina ucraina potrebbero diventare parte della Flotta del Mar Nero della Russia in seguito alla riunificazione della Crimea con la Russia.

Secondo l’ammiraglio Vladimir Komoyedov, oggi parlamentare e presidente della commissione Difesa della Duma, la Marina ucraina comprende circa 40 navi, 20 delle quali sono attualmente attraccate nelle basi navali in Crimea a Sebastopoli e alla Baia Donuzlav.

Avendo il presidente russo Vladimir Putin e i leader di Crimea firmato un trattato di riunificazione alla russia il 18 marzo l’ammiraglio suggerisce che le navi ucraine passino a breve nella flotta russa del Mar Nero

«Possiamo supporre che le navi che rimangono in Crimea diventeranno inizialmente parte delle forze di autodifesa della Crimea e potranno successivamente unirsi alla Flotta del Mar Nero della Russia»ha detto Komoyedov.

Le navi ucraine interessate dalcambio di bandiera includono due corvette, una nave comando, diverse lanciamissili, un dragamine e l’unico sottomarino diesel-elettrico ucraino, il Zaporizhia classe Foxtrot.

La marina russa, inoltre, dovrebbe ricevere anche le infrastrutture navali della penisola di Crimea, compresa la base aeronavale di Belbek e una rete di fortificazioni costiere.