Cresce il debito delle famiglie brasiliane

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Secondo un nuovo sondaggio dell’Instituto Brasiliano di Economia, (Ibre-FGV. Il) il 58,2 per cento dei brasiliani usano la loro stipendio mensile per pagare i “debiti a rate”.

L’indagine ha mostrato che la maggior parte dei debiti è a breve termine: il 78,4 per cento ha piani di rimborso rateale di sei mesi o meno, e solo il 10,1 per cento ha piani di debito che vanno oltre i dodici mesi. I televisori per esempio possono essere acquistati direttamente o a rate. Secondo l’Istituto il “Parcelamento” – “pagamento rateale” – è il modo preferito dei brasiliani per fare acquisti costosi. Dai televisori ai voli aerei, i clienti possono quasi sempre dividere il costo in più parti gestibili, e a volte disponibili senza alcun costo aggiuntivo, ma spesso i clienti finiscono, invece, per pagare di più per l’opzione di pagamento rateale. Lo studio mostra anche che il 3,3 per cento degli intervistati investe oltre la metà dei guadagni per pagare questi debiti, e nello 0,9 per cento dei casi i pagamenti superano il reddito di chi acquista. Il debito a breve termine è stato fino ad ora per gli economisti dell’Istituto una buona soluzione. Il problema però è che sono molto alti i tassi di interesse delle carte di credito. La maggior parte delle carte di credito disponibili per i brasiliani sono quelle APRS (tassi annui) a partire dal 150 per cento, rispetto al 15 o 25 per cento che in genere si paga negli Stati Uniti o nel Regno Unito. Un sondaggio ha mostrato che a volte i tassi di interesse delle carte di credito arrivano al 320 per cento. La politica del debito in Brasile è stata spinta anche dal Governo, vista come un modo per non finire nella morsa della crisi economica, il problema è che ora si sta spingendo troppo sulla molla del debito e questo nel lungo periodo potrebbe far saltare il delicato equilibrio del mercato interno brasiliano.