CORONAVIRUS. I BRICS appoggiano l’OMS, mentre gli USA lo attaccano

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Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto un “cessate il fuoco” nel domino internazionale sulle responsabilità della pandemia del coronavirus e ha sollecitato un maggiore sostegno all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che secondo lui potrebbe salvare delle vite.

Parlando in un incontro speciale in teleconferenza dei Brics, il gruppo delle economie emergenti di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, Wang ha anche detto che la Cina «farà tutto il possibile» per alleviare il peso del debito delle nazioni africane e aiutare i governi locali a migliorare la loro capacità di combattere il virus, riporta Scmp. «Come forza fondamentale nel coordinamento della cooperazione globale anti-pandemica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità è indispensabile per aiutare i Paesi in via di sviluppo, specialmente i fratelli e le sorelle in Africa», ha detto Wang, dicendo ai suoi omologhi che «sostenere l’Oms salverebbe più vite e curerebbe più pazienti». 

In una velata, ma non troppo, critica alla decisione degli Stati Uniti di interrompere i finanziamenti all’Oms, Wang ha detto: «In questo momento cruciale per la lotta dell’umanità contro il virus, ogni mossa per minare l’autorità dell’Oms e ostacolarne il ruolo è inopportuna e non troverebbe alcun sostegno da parte della comunità internazionale». Va ricordato che Trump ha sospeso i finanziamenti all’Oms accusandolo di essere filocinese, perché avrebbe “coperto” le responsabilità di Pechino. 

Wang ha anche difeso il controverso sostegno della Cina ai Paesi colpiti dal coronavirus – che secondo alcuni è un tentativo di promuovere le ambizioni geopolitiche di Pechino per la leadership globale, ma anche di dissipare le critiche sulla sua gestione dell’epidemia, riportate per la prima volta nella città cinese di Wuhan alla fine di dicembre 2019, ma presumibilmente precedente.

Wang ha detto che il sostegno della Cina non è mai stato motivato da considerazioni ideologiche, né legato ad interessi geopolitici: «Combattere una pandemia è come spegnere un incendio. Ogni minuto conta quando ci sono delle vite in gioco. La comunità globale non dovrebbe mai essere distratta nella sua risposta collaborativa puntando il dito contro di essa o il gioco delle colpe, tanto meno dovremmo permettere che si creino nuove tensioni e divisioni come risultato della politicizzazione o della stigmatizzazione». 

Mentre la Cina, dopo quasi tre mesi di misure draconiane per limitare i movimenti delle persone, sembra aver controllato la diffusione del virus, si trova ad affrontare richieste crescenti di maggiore trasparenza sull’origine della malattia.

Antonio Albanese