COREA DEL SUD. Seul intende bandire il commercio dei bitcoin

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Il ministro delle Finanze della Corea del Sud Kim Dong-yeon ha detto che sarà necessario tenere ulteriori consultazioni, prima di vietare gli scambi di criptovalute. L’annuncio da parte del ministro è venuto dopo che il ministro della Giustizia Park Sang-ki aveva detto che il ministero della Giustizia stava preparando un disegno di legge per vietare il commercio di criptovalute attraverso gli scambi, fatto che ha causato il crollo del prezzo del Bitcoin di più del 10 per cento.

La questione della chiusura degli scambi di criptovalute, ha detto il ministro della Giustizia, Kim Dong-yeon, è «una proposta del ministero della Giustizia e ha bisogno di consultazioni tra i ministeri», ripreso dall’agenzia sudcoreana Yonhap.

Il prezzo di Bitcoin è sceso l’11 gennaio del 14 per cento sulla piattaforma statunitense Bitstamp, raggiungendo i 12.800 dollari durante le sue ore di negoziazione in Asia, mentre il calo dei prezzi era limitato al 12,47 per cento sul sito web CoinMarketCap.

Anche se l’approvazione del disegno di legge potrebbe richiedere mesi, l’annuncio ha gettato il mercato della moneta virtuale in fermento e ha spinto oltre 50.000 sudcoreani a firmare una petizione chiedendo al governo di cambiare la sua eventuale decisione.

Dopo la dichiarazione del ministro delle Finanze, il Bitcoin recuperato leggermente, salendo di oltre il 3 per cento il 12 gennaio per raggiungere quota 13.749 dollari, secondo i dati del sito web, Coindesk.

L’impennata del valore del Bitcoin nel 2017, pari a circa il 1.500 per cento, ha alimentato la domanda di criptovalute in Corea del Sud, dove, secondo gli ultimi sondaggi, un cittadino su dieci ha investito in questo tipo di attività, suscitando timori che ciò possa innescare il loro utilizzo per attività criminali.

Il governo sudcoreano sta cercando di inasprire la regolamentazione delle correnti criptovalute e, a settembre 2017, ha vietato le offerte iniziali di monete per tutte le valute cripto, per impedire la formazione di una bolla speculativa. Le criptovalute sono diventate una forma popolare di pagamento in Giappone e Corea del Sud, e anche un modo per depositare i risparmi visti i bassi rendimenti di altre attività di investimento.

Lucia Giannini