COREA DEL SUD. Seul bacchetta Tokyo sull’evacuazione della penisola

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Il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha invitatone nei giorni scorsi il Giappone a non soffiare sui problemi di sicurezza nella penisola coreana. Le affermazioni, ripresa da Yonhap, del ministero sudcoreano sono arrivate il giorno dopo che il primo ministro nipponico Shinzo Abe aveva parlato di un piano di emergenza in caso di un conflitto in Corea.

In una sessione della commissione parlamentare Difesa, svoltasi il 17 aprile, Abe aveva detto che il suo governo stava lavorando a dei piani di emergenza per la situazione di crisi nella penisola, facendo riferimento a un potenziale afflusso di rifugiati coreani in Giappone.

«Stiamo immaginando una serie di misure, che consistono nelle procedure di accoglienza per i rifugiati dopo la loro raccolta, la costruzione e gestione di rifugi e procedure per determinare se o meno dovremmo dare loro asilo», avrebbe detto Abe ripreso dall’agenzia giapponese Kyodo News.

Abe ha anche detto che il governo sta studiando le procedure da seguire in caso fosse necessaria l’evacuazione di cittadini giapponesi dalla Corea del Sud in caso di crisi, prosegue l’agenzia nipponica.

«Siamo consapevoli del comunicato stampa» ha detto Cho June-hyuck, portavoce del ministero degli Esteri della Corea del Sud, «Pensiamo che ci sia la necessità di astenersi dal fare commenti che potrebbero causare fraintendimenti supponendo una situazione ipotetica sulle possibili condizioni della penisola coreana o che potrebbero influire negativamente sulla pace e la sicurezza della penisola», ha detto Cho, ripreso da Yonhap.

In Corea del Sud, si è registrata una “epidemia” allarmistica con dei messaggi registrati che annunciavano la guerra con la Corea del Nord nel mese di aprile, un fenomeno seguito al possibile attacco preventivo degli Stati Uniti sul regime comunista. I funzionari della Corea del Sud hanno ripetutamente respinto queste voci definendole “infondate” e hanno detto che solo dopo consultazioni con Seul sarà presa dagli Stati Uniti ogni possibile azione sulla penisola.

Anche prima di questa serie di voci e messaggi, il Giappone si è interessato alla questione di un’evacuazione giapponese in caso di emergenza in Corea del Sud, ha detto, indicando che le osservazioni di Abe non si riferiscono in particolare all’attuale condizione di sicurezza.

Successivamente il 18 aprile, il vice Presidente Usa Mike Pence ha rassicurato il popolo giapponese che l’amministrazione Trump è con loro al 100 per cento nel fronteggiare la minaccia della Corea del Nord.

«Il nostro impegno è costante, e la nostra determinazione non poteva essere più forte», ha detto Pence in una conferenza stampa a Tokyo «La gente di questo paese deve sapere che siamo con loro nella difesa della sicurezza e nella prosperità, ora e sempre (…) Sotto il presidente Trump, gli Stati Uniti continueranno a lavorare con il Giappone e con tutti i suoi alleati nella regione, tra cui la Corea del Sud per affrontare la minaccia più oscura che in questa regione del mondo, il regime della Corea del Nord (…) Allora io dico a suo nome oggi a tutto il popolo del Giappone, in questi tempi difficili, siamo con voi al 100 per cento».

Tommaso dal Passo