COREA DEL SUD. Seul avverte Mosca e Pechino: la prossima volta vi buttiamo giù

118

Gli aerei militari cinesi entreranno più frequentemente nel territorio di difesa aerea della Corea del Sud, dato che Pechino ha rafforzato la sua presenza nel Mar Cinese Orientale e controlla le attività degli Stati Uniti, ma è improbabile un confronto tra Pechino e Seul.

Questa valutazione è stata fatta dopo che il ministero della difesa della Corea del Sud ha detto che avrebbe convocato i funzionari delle ambasciate russa e cinese per presentare proteste formali contro le ripetute incursioni dei loro aerei da guerra il 23 luglio, riporta Scmp.

I funzionari sudcoreani hanno detto di non sapere se la Cina e la Russia stessero coordinando le loro attività militari, ma non era la prima volta che gli aerei da guerra cinesi fossero entrati nella zona di identificazione della difesa aerea della Corea del Sud, Adiz. Una Adiz non è coperta da trattati internazionali, ma viene dichiarata da uno Stato per l’identificazione precoce e la localizzazione di aerei stranieri che si avvicinano al suo spazio aereo territoriale.

C’è stata una parziale sovrapposizione tra le zone dichiarate dalla Corea del Sud e dalla Cina sul Mar Cinese Orientale dal 2013, quando Seoul ha esteso la sua Aziz per coprire una nuova zona dichiarata da Pechino, in risposta alle crescenti tensioni tra Cina e Giappone. 

I jet sudcoreani hanno sparato 360 colpi di avvertimento dopo che un aereo militare russo ha violato lo spazio aereo della Corea del Sud. Tre aerei militari russi, due bombardieri Tu-95 e un aereo A-50 in volo di allarme rapido e di controllo, erano inizialmente entrati nella zona di identificazione della difesa aerea della Corea del Sud al largo della sua costa orientale prima che uno di loro entrasse nel cielo territoriale del paese, ha detto il ministero della Difesa sudcoreano. 

I tre aerei russi sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea sudcoreana con due aerei militari cinesi. Mosca poi ha negato che i velivoli avessero violato lo spazio aereo sudcoreano, ma avevano effettuato esercitazioni previste sopra le acque internazionali.

«Non era la prima volta che i piloti sudcoreani cercano di interferire inutilmente con i voli delle forze aeree russe sopra le acque neutre del mare del Giappone», recita un comunicato del ministero della Difesa russo che ha negato l’esplosione di colpi di avvertimento. Il ministero degli Affari esteri della Cina ha detto che la zona di identificazione dello spazio aereo della Corea del Sud non è uno spazio aereo territoriale e tutti i paesi godono della libertà di movimento.

Il ministero della Difesa di Seoul ha detto che i caccia sudcoreani, compresi gli F-16, si sono spostati nell’area per intercettare gli intrusi e ha promesso che se ripetuto l’incidente avrà una risposta maggiormente offensiva. 

Lucia Giannini