COREA DEL SUD. La cooperazione sul COVID 19 faciliterebbe la pace con Pyongyang

194

Il ministro degli Esteri sudcoreano Kang Kyung-wha ha espresso la speranza che la Corea del Nord si unisca a una nuova iniziativa di cooperazione regionale sulla salute pubblica, osservando che la partecipazione di Pyongyang potrebbe gettare le basi per la pace nella penisola coreana e oltre.

Ha fatto le sue osservazioni durante la sessione inaugurale della Conferenza sulla sicurezza sanitaria del Nordest asiatico, del 29 dicembre. Il forum si basa sulla proposta del presidente Moon Jae-in alle Nazioni Unite a settembre per lanciare un’Iniziativa di cooperazione del Nord-est asiatico, per la salute pubblica e le malattie infettive, come Covid-19.

«Il Sud e la Corea del Nord sono legati in un’unica comunità di vita e sicurezza, colpita da minacce comuni come le malattie infettive e i disastri naturali», ha detto Kang. «Spero di dare il benvenuto alla Corea del Nord a questa iniziativa nel prossimo futuro. La sua partecipazione sarebbe sicuramente nell’interesse della salute pubblica della Corea del Nord e di tutti i Paesi vicini».

«Lo spirito di cooperazione e solidarietà inclusiva che l’iniziativa alimenterebbe, rafforzerebbe anche gli sforzi per gettare le basi per la pace e la prosperità nella penisola coreana, nel nord-est asiatico e oltre».

Kang ha sottolineato l’importanza di condividere esperienze e conoscenze nell’affrontare COVID-19 e altri «rischi sanitari transfrontalieri emergenti» a lungo termine. «Affrontando insieme le sfide, saremo in grado di liberare il pieno potenziale di cooperazione tra i partner regionali», ha detto.

All’incontro hanno partecipato esperti di sei Paesi, tra cui Corea del Sud, Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia e Mongolia.

Il Giappone ha partecipato all’incontro, ma sta ancora valutando se partecipare come membro regolare dell’iniziativa, mentre la Corea del Nord non ha risposto alla proposta.

Pyongyang non ha risposto a nessuna delle richieste di Seoul di collaborare agli sforzi anti-virus.

Luigi Medici