COREA DEL NORD. Trasformeremo la terra americana in cenere

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Un portavoce dell’esercito nordcoreano ha detto che gli Usa non sono grado di abbattere un missile Ibcm. Secondo quanto riporta Kcna, commentando il recente test statunitense ha detto che si tratta di «una grave provocazione militare che mette in luce l’ambizione selvaggia degli imperialisti Usa per scatenare una guerra nucleare. Un atto così rischioso è un segno che i loro preparativi per scatenare una guerra nucleare contro la Rpdc hanno raggiunto la fase finale».

Alla luce di questo status quo, Pyongyang afferma che «la decisione della Rpdc di rafforzare la forza nucleare per l’autodifesa è del tutto giustificata».

Il comunicato poi prosegue accusando Washington di essere disperata: «La Rpdc lo considera proprio come l’atto sciocco di coloro che sono disperati.

Si sbagliano se pensano che un tale sistema di intercettazioni missilistiche possa impedire la pioggia di attacchi da parte della Forza Strategica della Kpa. Il gioco d’azzardo dell’amministrazione di Trump per scatenare una guerra nucleare porterà solo al giorno in cui la terraferma americana si trasformerà in cenere», minaccia Pyongyang.

Quasi a risposta, Il segretario alla Difesa Usa Jim Mattis, il 3 giugno, ha affermato che il dispiegamento del sistema di difesa missilistico Thaad è mirato a ostacolare le minacce “reali” provenienti dalla Corea del Nord.

«Non abbiamo scelto di inviare il Thaad alla Corea del Sud e proteggere la popolazione sudcoreana da un problema immaginario. Questo è un vero problema», ha detto Mattis durante forum di sicurezza regionale in corso a Singapore, riprova Yonhap. «E il problema non è che la Corea del Sud dispiega un sistema puramente difensivo a difesa del proprio popolo. Il problema è la Corea del Nord».  Il suo discorso è stato il punto centrale del XVI vertice di sicurezza dell’Asia, lo Shangri-La Dialogue, perché ha offerto alcuni dettagli sulla politica di sicurezza asiatica dell’amministrazione Donald Trump.

Mattis ha chiarito che gli Usa daranno priorità per risolvere il problema della Corea del Nord sulla base di solide alleanze con la Corea del Sud, il Giappone e l’Australia, nonché sulla cooperazione con la Cina. «La continua ricerca di armi nucleari della Corea del Nord e i mezzi per portarle avanti non è nuova, ma il regime ha aumentato il ritmo e l’ambito dei suoi sforzi (…) Le azioni del regime sono manifestamente illegali sotto il diritto internazionale. Vi è un forte consenso internazionale che la situazione attuale non può continuare».

Antonio Albanese