COREA DEL NORD. Scuole chiuse e autobus fermi per paura del COVID19

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Le autorità nordcoreane hanno ulteriormente intensificato le restrizioni sui viaggi nazionali, dopo che la Corea del Sud ha elevato il livello di rischio per il nuovo coronavirus ad “alto” domenica scorsa. «I dipartimenti n. 2 degli uffici locali del Ministero della Sicurezza del Popolo stanno imponendo ulteriori restrizioni sul rilascio dei documenti di viaggio, e le autorità stanno prendendo provvedimenti contro i furgoni a noleggio», riporta una fonte della provincia di Kangwon del Daily NK. «10 posti di controllo gestiti dal Ministero della Sicurezza di Stato stanno prendendo provvedimenti contro gli autobus e gli altri veicoli che trasportano persone. Anche le stazioni di polizia locali hanno istituito dei posti di controllo temporanei per condurre un giro di vite sui veicoli che trasportano persone», prosegue la fonte di Daily NK.

Le autorità stanno impedendo a qualsiasi veicolo o persona di transitare dalla regione di confine verso l’interno del paese e viceversa; inoltre, chiunque sia entrato nel Paese dall’estero ma non abbia un documento che certifichi che è stato testato per il coronavirus non può viaggiare. Anche i commercianti senza un’adeguata documentazione di viaggio sarebbero presi di mira dalle autorità. Anche le unità di lavoro coinvolte in progetti di costruzione non possono spostarsi.

Stando a Yonhap, poi, la Corea del Nord terrà chiuse le frontiere fino a quando non saranno disponibili efficaci misure diagnostiche e terapeutiche contro il Covid19. Pyongyang ha imposto restrizioni sui viaggi transfrontalieri dalla fine del mese scorso come parte di un’intensificazione degli sforzi preventivi contro il Covid19: «A nessun straniero è stato permesso di entrare attraverso i punti di ingresso al confine, insieme ai porti e agli aeroporti”, ha detto il vice ministro della Salute nordcoreano Kim Hyong-hun in un’intervista con il Choson Sinbo «La misura sarà in vigore fino a quando la diagnosi e il trattamento non saranno completamente sviluppati», ha poi aggiunto.

Pyongyang ha affermato che non ci sono infezioni da coronavirus nel paese, ma alla luce delle misure prese dal governo i dubbi restano alti

A queste misure si aggiunge che la Corea del Nord ha rinviato l’apertura di asili e scuole in tutto il paese come parte degli sforzi per prevenire lo scoppio del nuovo coronavirus, secondo i media statali di Pyongyang il 27 febbraio: «L’educazione alle malattie infettive e alla quarantena sono in corso dai centri di assistenza all’infanzia e dagli asili ai college», riporta la Korean Central Broadcasting Station, emittente radiofonica nordcoreana: «Le vacanze per gli studenti sono state estese per bloccare la diffusione del virus».

Gli asili e le scuole in Corea del Nord vanno di solito in vacanza da gennaio a metà febbraio, mentre i college vanno in vacanza per un mese a gennaio.

La Corea del Nord non ha segnalato alcuna infezione confermata da coronavirus, ma ha intensificato i suoi sforzi anti-virus chiudendo il confine con la Cina e la Russia e inasprendo i criteri di quarantena per le persone provenienti dall’estero. Ha anche sconsigliato di riunirsi in pubblico e ha annullato una grande maratona internazionale prevista per metà aprile.

Antonio Albanese