COREA DEL NORD. Sacchi di sabbia e infiltrazioni per la futura guerra a Pyongyang

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Pyongyang ridicolizza la serie di esercitazioni e di preparativi militari fatti dalla Corea del Sud, in questi ultimi giorni ma teme concretamente di essere attaccata sul modello di quanto avvenuto Siria.

«Molto sconvolti dalla crescente forza militare della Rpdc, i militari sudcoreani hanno l’intenzione di acquistare un sacco di attrezzature militari per rispettare lo schema dell’”operazione speciale” e dell’”attacco preventivo al Nord” portato avanti dagli Stati Uniti», riporta Pyongyang Times che poi prosegue: «Entro questo anno saranno istituiti una speciale brigata operativa responsabile dell’”operazione di decodifica” in caso di emergenza, e per questo i comando sono impegnati a preparare apparecchiature militari per l’unità speciale. Hanno anche intenzione di acquistare, sviluppare e ammodernare aerei di trasporto, elicotteri, navi da guerra, droni e armi da fuoco, per “infiltrazioni segrete” e per eseguire “perfette esecuzioni delle operazioni».

Riferendosi al Thaad, mezzo che il nuovo governo vorrebbe dare indietro agli Usa, il giornale nordcoreano afferma che anche la decisione di schierarli è dettata dalla paura, è legata al timore di Seul verso Pyongyang: «Hanno deciso di mettere in servizio i missili intercettori a medio raggio, molto prima del previsto. Tali decisioni rendono la situazione della penisola coreana molto critiche (…) aggravando la tensione nella penisola (…) i militari sudcoreani stanno progettando di fare una grande fortuna nello sviluppo e nell’introduzione di hardware militare. Tuttavia, conoscono solo un lato della storia. L’esercito sudcoreano armato con vecchie attrezzature militari degli Stati Uniti non è che una passeggiata per l’esercito della Rpdc, che ha la volontà e le capacità di reagire a qualsiasi guerra e operazione che gli americani vorranno e sceglieranno».

E la tensione sta effettivamente aumentando di nuovo come riporta un take Yonhap.  I soldati statunitensi in Corea del Sud hanno recentemente condotto un esercitazione tesa a distruggere le armi di distruzione di massa nordcoreana simulando un attacco aereo navale partendo da una nave da guerra sudcoreana.

Il “Warrior Strike 7” si è svolto a Camp Stanley a Euijeongbu, nord di Seoul e al Rodriguez Live Fire Complex vicino al confine tra i due stati che insistono nella penisola coreana.

L’esercitazione  ha coinvolto la Dokdo, la nave da guerra sudcoreana, ed è stata la prima manovra aereo navale che ha visto mobilitata una nave sudcoreana.

I soldati statunitensi hanno simulato un’infiltrazione in una struttura nemica per le armi di distruzione massa in modo rapido assieme a quelli sudcoreani.

Per tutelarsi da una simile eventualità e da bombardamenti sul modello di quanto avvenuto in Siria, l’esercito nordcoreano sta rafforzando le mura protettive delle gallerie usate nei test di prova nucleari e missilistici  per bloccare eventuali missili da crociera Usa.

Il ministero delle Forze armate nordcoreano ha ordinato all’esercito di sviluppare queste  misure per proteggere le fortificazioni riporta Asia Press. In particolare, il ministero ha chiesto all’esercito di rimuovere le fortificazioni di pietra sostituendole con sacchi pieni di terra o di sabbia.

Antonio Albanese