COREA DEL NORD. Pyongyang prepara un test nucleare da 200 kilotoni

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Le forze armate della Corea del Sud hanno detto che la Corea del Nord potrebbe essere molto vicina alla preparazione di un nuovo tipo di test nucleare diverso dai suoi cinque precedenti.

Il Joint Chiefs of Staff ha ribadito la sua valutazione che il regime di Pyongyang sembra pronto a condurre il suo sesto test nucleare in qualsiasi momento: Pyongyang sta avvicinandosi a far esplodere una bomba nel suo sito nucleare Punggye-ri. Nuove immagini satellitari della zona nord-orientale mostrano fino a 100 persone nei pressi delle strutture chiave, secondo il sito web 38 North.

La Corea del Nord potrebbe effettuare un testPakistan-type“. Il Pakistan ha fatto saltare sei bombe nucleari in tutto utilizzando materiali diversi, il 28 maggio 1998, affermando di averlo fatto  per raccogliere dati nella maniera più esauriente possibile.

La Corea del Nord avrebbe un gran numero di gallerie nel sito di Punggye-ri, che consentono di testare diversi dispositivi quasi simultaneamente.

Se effettuata, la sesta esplosione nucleare dal Nord, avrebbe lo scopo di padroneggiare la tecnologia per montare una testata nucleare su un missile e massimizzare la resa esplosiva, riporta Yonhap.

La Corea del Nord sostiene di aver già miniaturizzato una bomba nucleare. In questo modo, c’è una possibilità che possa testare una bomba a fissione potenziata da 150-200 kilotoni. La forza di ogni esplosione nelle sue prove precedenti nel 2006, 2009, 2013 e due volte l’anno scorso era rimasta al di sotto di 10 kilotoni.

Sono alte le probabilità che il Nord si concentri su test per un’arma a “fissione potenziata” nel periodo che precede lo sviluppo di una bomba all’idrogeno, secondo gli osservatori.

Per quanto riguarda la tempistica, il Joint Chiefs of Staff di Seul ha detto che è possibile ritenere che l’esplosione avvenga nelle prossime settimane, data la serie di eventi politici nazionali e internazionali previsti nel mese di aprile utili per richiamare l’attenzione internazionale su Pyongyang.

Antonio Albanese