COREA DEL NORD. Pyongyang mostra il THAAD e minaccia Seul

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La Corea del Nord ha mandato in onda immagini satellitari del sistema Thaad, dispiegato in Corea del Sud, una mossa che mira a sfoggiare la capacità nordcoreana di raccogliere informazioni contro Seoul.

La Korean Central Television ha mandato in onda due immagini che mostrerebbero i componenti Thaad installati in un campo da golf nella regione meridionale sud-coreana di Seongju durante una trasmissione televisiva in onda l’8 maggio scorso.

Lo speaker del servizio ha detto che: «Le immagini satellitari mostrano che il sistema missilistico Thaad è presente attualmente sulla cresta settentrionale del campo da golf di Seongju mentre il radar a banda X e altre attrezzature ausiliarie sono installate vicino al crinale occidentale dal centro (…) il Thaad è fonte di un disastro nucleare che viene preparato oggi alla nostra razza (…) il dispiegamento trasformerà la penisola coreana in un campo di battaglia per una guerra nucleare tra paesi potenti».

Nelle foto vengono segnalate delle strutture che per Pyongyang sarebbero il sistema di lancio Thaad e il radar, ma non è chiaro, riporta Yonhap, se rappresentino veramente il sito in Corea del Sud dove attualmente è il lancia missili e come la Corea del Nord abbia ottenuto le immagini; inoltre non verrebbe detto quando e come le foto siano state scattate.

Queste immagini satellitari sono destinate a esercitare una pressione militare su Seoul mostrando la capacità di raccolta delle informazioni del regime di Kim Jong un. Il programma televisivo ha anche accusato gli Usa di averne accelerato il dispiegamento prima che il governo conservatore della Corea del Sud cedesse il potere.

Circa due settimane prima delle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria di Moon Jae-in, Seoul e Washington hanno portato il radar a banda X e i lanciatori missilistici, componenti chiave del Thaad, al sito della contea di Seongju.

Dopo aver vinto le elezioni presidenziali, Moon Jae-in ha affermato di voler «negoziare seriamente con gli Usa e la Cina» per risolvere i problemi sorti con l’accordo Thaad e per rivedere l’accordo di impiego siglato dall’ex Presidente Park Geun-hye.

Contemporaneamente, John Sullivan, vice segretario di Stato Usa, durante la sua udienza di conferma al Senato, ha detto che: «Il nostro obiettivo è quello di avere una penisola coreana denuclearizzata. Questo è il nostro obiettivo e utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione, il nostro potere nazionale, per realizzarlo, lavorando con alleati, partner e altri e avendo come opzione l’uso di altri mezzi a nostra disposizione con il dipartimento della Difesa». Sullivan è quindi tornato sull’opzione militare come extrema ratio e sulle pressioni verso Pechino affinché spinga Pyongyang a più miti consigli.

Antonio Albanese