COREA DEL NORD. Pyongyang irride la minaccia USA

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Uriminzokkiri, sito propagandistico nordcoreano emanazione dell’agenzia Kcna, ha contestato il vicepresidente americano Mike Pence dopo il suo avvertimento a Pyongyang di non tentare la prova di forza  con gli Stati Uniti.

Pence ha lanciato l’avvertimento durante una conferenza stampa congiunta il 17 aprile dopo il suo incontro con il presidente in carica sudcoreano Hwang Kyo-ahn tra le crescenti tensioni sui programmi nucleari e missilistici nordcoreani.

Uriminzokkiri ha definito la posizione di Pence un balbettio che vuole fare pressione per delle sanzioni.

«A Hwang e Pence i nostri complimenti per aver chiesto il rafforzamento delle sanzioni e la pressione contro di noi. La mossa è un’illusione che mira a soffocarci». Si tratta della prima reazione della Corea del Nord, sebbene Uriminzokkiri non sia un canale ufficiale dello stato.

La visita di Pence a Seoul è stata effettuata in mezzo alla discussione sul probabile nuovo test nucleare di Pyongyang o su un nuovo test missilistico a lungo raggio nei prossimi anniversari di aprile. La repubblica Popolare di Corea segnerà l’85° anniversario della creazione dell’esercito popolare coreano il prossimo 25 aprile, un’occasione per una possibile nuova provocazione.

Le tensioni sulla penisola coreana sono alle stelle per il possibile attacco preventivo di Washington contro la Corea del Nord; Pyongyang ha dichiarato che è pronta alla guerra se gli Usa tenteranno un’azione militare.

Yonhap riporta che questa uscita su un sito “secondario” può essere considerata come un abbassamento di tono sull’avvertimento di Pence, dato che il ministero degli Esteri nordcoreano ufficialmente non ha ancora rilasciato la sua posizione ufficiale.

In risposta ad un simile avvertimento del Segretario di Stato americano Rex Tillerson il 17 marzo, il ministero degli Esteri della Corea del Nord aveva dichiarato che il paese era pronto a contrastare qualsiasi aggressione portata dagli Stati Uniti.

Il capo della diplomazia di Washington aveva detto durante la sua visita a Seoul che tutte le opzioni, tra cui l’azione militare, erano sul tavolo per contrastare le minacce della Corea del Nord.

Le ultime tensioni hanno beneficiato involontariamente proprio la Corea del Nord in quanto sta aumentando il consenso sudcoreano sul rischio di un’azione militare contro Pyongyang.

Il regime nordcoreano sembra avere la convinzione che gli Stati Uniti non faranno un attacco preventivo contro i suoi impianti nucleari se Washington non decide di andare avanti poi con una guerra totale.

Antonio Albanese