COREA DEL NORD. Putin incoraggia Trump prima del vertice con Kim

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A una settimana dal vertice di Kim-Trump, tutte le parti interessate stanno intensificando i preparativi per il summit. Hanno fatto sentire la loro voce anche altri attori, come Russia e Cina. 

Il presidente russo Vladimir Putin ha definito, il 6 giugno, la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di incontrare il leader nordcoreano Kim Jong Un «coraggiosa e matura», e ha detto che si aspettava un «esito positivo» dall’incontro. Il vertice si terrà il 12 giugno a Singapore.

«Spero ancora che questo incontro – una decisione molto coraggiosa e matura che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha preso, di avere contatti diretti con il leader nordcoreano Kim Jong Un – avrà luogo, e tutti ci aspettiamo un esito positivo”, ha detto Putin in un’intervista con il China Media Group, ripresa dal nipponico Asahi Shimbun. Putin dovrebbe partecipare a un vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai nel corso di questa settimana.

Gli Stati Uniti, inoltre, sempre il 6 giugno, hanno fatto sapere che intendono pagare le spese per la delegazione nordcoreana a Singapore durante il vertice della settimana prossima. Secondo quanto riporta il sudcoreano Korea Herald, affrontare le spese di alloggio non sarà certo facile per Pyongyang, con Kim che avrebbe intenzione di soggiornare in un hotel di lusso come il Fullerton o il St. Regis. «Il governo degli Stati Uniti non sta pagando per la delegazione nordcoreana», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert in conferenza stampa, ribadendo: «Non stiamo pagando le loro spese». La Casa Bianca ha già annunciato che il primo incontro avrà inizio martedì prossimo alle 9.00 presso l’Hotel Capella sull’isola di Sentosa, Singapore. 

Le due Coree rimangono tecnicamente in guerra, poiché la guerra di Corea del 1950-53 si è conclusa con un armistizio e non con un trattato di pace. L’armistizio è stato firmato da Cina, Corea del Nord e Nazioni Unite, sotto la guida degli Stati Uniti. Tutti questi firmatari dovrebbero approvare quindi un trattato di pace; il successo del meeting ha quindi un altro attore: Pechino.

Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato, il 5 giugno, che la Cina ha apprezzato che gli Stati Uniti e la Corea del Nord stanno comunicando strettamente sul vertice e stanno compiendo progressi. E Pechino spera che le due parti possano apprezzare gli attuali risultati e compiere sforzi per promuovere la soluzione dei problemi della penisola coreana, riporta il Global Times.

Graziella Giangiulio