COREA DEL NORD. Pesca e PIL di Pyongyang

699

di Luigi Medici COREA DEL NORD – Pyongyang 27/12/2106. Sei pescatori della Corea del Nord sono stati trovati morti a bordo di una nave incagliata al largo della costa occidentale nordcoreana lo scorso novembre, durante la mobilitazione di massa di 200 giorni. Secondo quanto riporta il Rodong Sinmun nei giorni scorsi poi ripreso da Nk News.
L’articolo di Rodong Sinmun ha elogiato l’equipaggio, rivelando che la squadra di soccorso ha trovato un biglietto nel luogo dove solitamente erano appesi i ritratti di Kim Il Sung e Kim Jong Il.
L’articolo sostiene che l’equipaggio abbia salvato i ritratti, che sono stati poi ritrovati in una scatola dall’esercito popolare nordcoreano; la scatola è stata trovata su un’isola vicina, con i ritratti conservati all’interno. Si tratta di un articolo, che propagandisticamente esalta le virtù del cittadino nordcoreano che esegue gli ordini del partito. Non è il primo episodio simile che viene raccontato dai media coreani. Il 9 marzo, otto pescatori imbarcati sul peschereccio 1728 della Seconda flotta della stazione pesca di Kamapho sono morti nel mare occidentale durante la campagna durata 70 giorni prima del settimo Congresso del partito a maggio. L’equipaggio ha ricevuto poi encomi statali postumi durante una cerimonia ufficiale a giugno, definendoli eroi del lavoro.

Il ministero dell’Unificazione di Seoul ha detto che il 15 dicembre scorso la polizia marittima della Corea del Sud ha posto in salvo otto pescatori della Corea del Nord nel Mar dell’Est salvandoli da tre navi alla deriva il 11 e il 12 dicembre e 10 pescatori quasi morti di fame quando i pescherecci sono andati alla deriva.
Per il ministero dell’Unificazione, gli incidenti sono legati alla politica di Pyongyang, che, secondo quanto riporta il Rodong Sinmun il 15 dicembre, attua la direttiva di Kim Jong Un: «I pescatori devono uscire e pescare 300 giorni all’anno a prescindere dalla stagione»

Per il ministero sudcoreano: «La pesca è un mezzo per guadagnare moneta forte, e la proporzione dei prodotti della pesca corrisponde al 10 per cento delle esportazioni del paese (…) È vista come un buon modo per ottenere risultati a breve termine».