COREA DEL NORD. Pene più severe contro la cultura decadente

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La Corea del Nord ha rafforzato le pene  per l’importazione e la distribuzione di contenuti culturali dalla Corea del Sud e del resto del mondo. L’agenzia Yonhap riporta le modifiche al codice penale del paese del 2015 rivisto recentemente.

Il Codice della Corea del Nord afferma che coloro che importano, distribuiscono e illegalmente tengono viva la “cultura decadente” o effettuano “atti decadenti” rischiano una pena detentiva ai lavori forzati da un minimo di cinque a un massimo 10 anni, quando siano riscontrate circostanze gravi.

Il diritto della Corea del Nord definisce “atti decadenti”: il consumo o la rievocazione di «immagini, foto, libri, musica e film che siano decadenti e suggestive», un riferimento virtuale al consumo di serie televisive, film e musica della Corea del Sud.

L’aggiornamento della pena è stato un aumento drastico. La pena per gli stessi reati nel diritto penale del maggio 2012, prevedeva una pena massima di due anni di prigione ai lavori forzati, secondo il database del ministero dell’Unificazione.

Pene più severe mostrano una forte reazione della Corea del Nord alla maggiore diffusione di contenuti della Corea del Sud nel paese, contenuti che potrebbero indebolire la coesione sociale del paese.

Secondo il Daily Nk nel luglio dello scorso anno, la Corea del Nord ha rafforzato i controlli e i sequestri sulla distribuzione di Dvd e Usb contenenti sceneggiati e film della Corea del Sud, che vengono contrabbandati dal mondo esterno.

La punizione per guardare i “programmi del nemico” e per la raccolta e distribuzione di propaganda nemica è anche raddoppiata, da un termine massimo di cinque anni carcere a un massimo di 10 anni con lavori forzati.

La revisione del diritto penale anche recentemente ha previsto una clausola per la punizione dei funzionari governativi che non correttamente e tempestivamente effettuano gli “insegnamenti” dei leader del paese Kim Il-sung e Kim Jong-il. I colpevoli di non riusciranno a svolgere i propri compiti dovranno affrontare un massimo un anno di carcere.

Lucia Giannini