COREA DEL NORD. Mentre Pyongyang “sconfigge” Washington, Seul vuole il suo nucleare

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Sembrerà assurdo, ma non solo Pyongyang ipotizza l’uso di armi nucleari nella penisola coreana: anche Seul, tra una smentita e una mezza affermazione sta valutando di utilizzare controlli regime di Pyongynag, chiedendo il loro rischiaramento sul territorio dopo che erano state ritirate nel 1991. Il segretario alla Difesa Jim Mattis, riporta Military Times, ha confermato che gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno discusso l’impiego di armi nucleari tattiche come opzione difensiva contro il programma nucleare della Corea del Nord.

Mattis ha detto che ci sono sul tavolo anche opzioni militari contro la Corea del Nord che non avrebbero provocato vittime di massa per Seoul, ma non ha detto quali siano, e la mente corre alle esercitazioni fatte dai reparti speciali statunitensi e sudcoreani di eliminazione dei vertici nordcoreani. Il ministro della Difesa sudcoreano Song Young-moo ha detto al suo parlamento che aveva chiesto agli Stati Uniti di prendere in considerazione il ritorno delle armi nucleari tattiche nella penisola coreana durante una visita negli Stati Uniti con Mattis all’inizio di questo mese. Anche le parole di Trump all’Onu lasciano presagire scenari bellici a medio termine. Le armi tattiche nucleari sono state rimosse dalla penisola sudcoreana nel 1991, in un tentativo di indurre la Corea del Nord ad abbandonare il suo programma di armamento nucleare.

Pyongyang ribadisce comunque la sua postura politica, molto anni Settanta e normale un clima da Guerra fredda, sfidando Usa e Onu, ponendosi titanicamente come unico attore geopolitico in grado di sfidare Washington: «La Rpdc sta ora emergendo vittoriosa infliggendo una sconfitta agli imperialisti guidati dagli Stati Uniti, sconfiggendo con fermezza le mosse anti-Rpdc dei nemici senza alcun compromesso e concessione (…) Chiara è la posizione del popolo coreano verso gli Stati Uniti. A meno che la politica ostile degli Stati Uniti e la minaccia nucleare non siano rimosse fondamentalmente, il popolo seguirà la strada dell’aumento della forza nucleare (…) È un sogno ad occhi aperti degli Stati Uniti soffocare la Rpdc (…) Il mondo vedrà lo spirito coraggioso della Corea emergere vittorioso nello scontro con gli Stati Uniti in futuro», riporta Rodong Sinmun.

In questa equazione, Pechino si oppone sia all’opzione militare degli Usa, che al possesso dell’arma nucleare di Pyongyang (e di Seul) che un giorno potrebbe essere rivolta contro di lei. 

Antonio Albanese