COREA DEL NORD. L’ONU alleggerisce le sanzioni per la partita di calcio

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Le Nazioni Unite hanno concesso deroghe alle sanzioni per le attrezzature da portare in Corea del Nord per la prossima settimana per la qualificazione della Coppa del Mondo intercoreana a Pyongyang, ha detto martedì un funzionario del ministero dell’unificazione.

«Sappiamo che la questione delle esenzioni dalle sanzioni delle Nazioni Unite necessarie per il gioco e i viaggi degli atleti in Corea del Nord sono stati risolti la scorsa settimana secondo le procedure abituali», hanno detto i funzionari Onu, ripresi da Yonhap.

Non sono però state fornite informazioni su cosa e quanti articoli hanno ricevuto le esenzioni dalle sanzioni dell’Onu.

La Corea del Nord è la nazione che ospiterà la qualificazione di Coppa del mondo tra le due Coree a Pyongyang il 15 ottobre prossimo. Attrezzature sportive e attrezzature non sono tra i beni di lusso soggetti alle sanzioni delle Nazioni Unite.

L’Onu ha anche fatto sapere che la Corea del Nord non ha risposto all’offerta di Seoul di tenere colloqui sulla questione della presenza di tifosi sudcoreani per la prossima partita di calcio.

Tutti i sudcoreani che cercano di visitare la Corea del Nord dovrebbero ricevere inviti dal Nord e anche l’approvazione del governo di Seul per i loro viaggi nello stato a regime comunista.

Lo scorso 7 ottobre, il portavoce del ministero dell’Unificazione il sudcoreano Lee Sang-min ha detto ai giornalisti che sembrava al momento molto difficile permettere ai tifosi sudocoreani andare a Pyongyang per tifare durante il match della prossima settimana.

Gli osservatori sperano che il calcio a Pyongyang possa essere una possibilità di sostenere il contatto tra le due Coree in un momento in cui gli scambi transfrontalieri sono stati per la gran parte bloccati in mezzo di una mancanza di progressi nei colloqui sulla denuclearizzazione nordcoreana, argomento tabù per il regime di Kim.

Va ricordato che il riavvicinamento tra le due Coree aveva ricevuto grande impulso dalle visite e dai colloqui dei due leader a Panmunjeon e in altre sedi.

Tommaso dal Passo