COREA DEL NORD. La pazienza strategica di Kim

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Con il suo lancio più recente, la Corea del Nord ha fatto un passo in avanti sul lato nucleare della politica di sviluppo parallelo di armi nucleari e dell’economia nazionale definita Byungjin e, probabilmente, un passo indietro dal lato economico. 

I lanci di missili sono spesso descritti come progressi nell’industria e nella scienza, che beneficiano il progresso economico. Questo lancio non era un’eccezione. Il take della Kcna del 4 luglio riporta che: «Il successo del test dell’Icbm Hwasong-14 (…) è una potente manifestazione dell’invincibile stato e la straordinaria capacità  (…) dell’industria della difesa della Corea del Nord che è avanzata ad un ritmo notevolmente rapido (…) su due fronti». Questo lancio è avvenuto in un contesto in cui la Corea del Nord è già sotto sanzioni destinate a colpire le sue esportazioni di carbone, una delle sue fonti di reddito più importanti e dove gli Stati Uniti hanno appena segnalato la propria volontà di tracciare i canali finanziari della Corea del Nord attraverso sanzioni secondarie contro enti cinesi. 

Al tempo stesso, il potere di Kim Jong-un è associato ad un progresso economico per le élite del paese, simboleggiato da progetti infrastrutturali come la Ryomyong street da poco aperta. Anche se non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze. Gli Stati Uniti cercheranno probabilmente di aggiungere ulteriori sanzioni contro entità e persone che aiutano la Corea del Nord a sfuggire alle sanzioni e acquisire attrezzature per i suoi programmi nucleari e missilistici.

Qualunque siano le conseguenze effettive, la Corea del Nord ha calcolato che i guadagni derivanti dai test e dalle armi nucleari e dai missili saranno maggiori dei potenziali costi e delle conseguenze negative. Innanzitutto, la Corea del Nord ha fatto progressi economici negli ultimi anni e soprattutto da quando Kim Jong-un ha preso il potere, anche in anni di pesanti sanzioni. Durante questi anni, il suo sviluppo economico è stato influenzato molto di più da decisioni di politica interna che dagli sviluppi internazionali, riporta il North Korean Economic Watch.

Inoltre, la Corea del Nord ha una notevole quantità di canali nascosti per il commercio e le transazioni, che svolgono ruoli significativi per l’economia.

Ad esempio, Kyodo News riportava a fine giugno che la Corea del Nord si procura ogni anno fino a 300 mila tonnellate di carburante e vari prodotti petroliferi provenienti dalla Russia, attraverso Singapore che vanno unite alle 520 mila tonnellate annuali provenienti dalla Cina.

La Corea del Nord è così abituata a passare attraverso i canali e metodi non convenzionali per ottenere le forniture necessarie che l’aumento delle sanzioni, rischia di essere inefficace. È un sistema economico in cui i canali di scambio non convenzionali ma istituzionalizzati, e spesso illeciti, non sono eccezioni, ma parte fondamentale degli strumenti di gestione economica. 

Possiamo mutuare la definizione per questa politica di Pyongyang  prendendola da quella Usa di Obama: ”pazienza strategica”. La ”pazienza strategica” della Corea del Nord la porta a continuare con strategie di patchwork nelle relazioni economiche internazionali, con scarsa preoccupazione per l’impatto delle sanzioni sullo sviluppo interno ma solo per  il riconoscimento della Rpdc come potenza nucleare. 

Occorrerà ora vedere quanto questa sua politica si rivelerà appagante o meno.

Antonio Albanese