COREA DEL NORD. Kim: “Trump si sta sparando sui piedi…”

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«È come spararsi sui piedi, per gli Stati Uniti, continuare a imporre sanzioni e fare pressione sulla Corea del Nord, invece di pensarci due volte per avere una corretta comprensione della nostra posizione strategica», recita un comunicato del ministero degli Esteri nordcoreano apparso su Kcna e Pyongyang Times.

Questo sberleffo di Pyongyang è stato originato dalla notizia, uscita nei giorni scorsi, che gli Stati Uniti si stanno impegnando a preparare un’altra risoluzione Onu con nuove sanzioni contro la Rpdc, dopo il lancio Icbm del Hwasong 14.

«La proposta statunitense per l’adozione di una risoluzione della Corte di giustizia delle Nazioni Unite sull’imposizione delle più severe sanzioni sulla Rpdc rivela un ulteriore tentativo per coprire gli errori che gli Stati Uniti hanno commesso perseguendo una politica di minacce e ricatto nucleare che ha costretto la Rpdc a costruire la sua forza nucleare», per Pyongyang, inoltre, il tentativo Usa maschera un piano per privare la Rpdc dei suoi diritti di sovranità e di esistenza.

«È un errore molto rischioso credere che la Rpdc , emersa come potenza nucleare armata di Icbm tolleri sanzioni e una campagna di pressione degli Usa e di altre forze ostili», minacciando una reazione inaspettata. 

Ben diverso è il giudizio che sulle colonne del Rodong Sinmun riguarda l’Iran. «L’agenzia iraniana Ilna ha riferito che il lancio del test del lancio balistico intercontinentale Hwasong-14 condotto dalla Rpdc ha scosso il mondo (…) In primo luogo, è innegabile che l’entità e la posizione strategica assunta dalla Rpdc come potenza nucleare in Oriente; in secondo luogo, qualsiasi tipo di sanzione e pressione da parte degli Stati Uniti non funzionerà sulla Rpdc, che non potranno mai controllare la sua avanzata; in terzo luogo, Hwasong-14 è una dichiarazione solenne che prevede la fine dell’ambizione americana di dominare il mondo». Pyongyang gradisce molto, quindi, che Teheran abbia pienamente compreso il senso del lancio e il cambio di passo nelle relazioni internazionali in Oriente scaturito dal lancio nordocreano di un Icbm.

«Le armi nucleari della giustizia della Corea del Nord non consentiranno agli Stati Uniti di innescare una guerra nucleare sulla penisola coreana, ma proteggeranno saldamente la pace nell’Asia nordorientale e nel resto del mondo», conclude il Rodong Sinmun.

Antonio Albanese